Il rapper e quel suo amore per Hitler: "È portatore di messaggi inquietanti"

Fiaccadori (Anpi): "Preoccupa soprattutto che abbia un seguito molto giovane"

Il rapper e quel suo amore per Hitler: "È portatore di messaggi inquietanti"
Il rapper e quel suo amore per Hitler: "È portatore di messaggi inquietanti"

Tra le varie ragioni per cui West si è fatto conoscere e riconoscere in tutto il mondo, c’è l’intervista radiofonica rilasciata ad Alex Jones a dicembre 2022, in cui il rapper ha espresso un chiaro apprezzamento per Adolf Hitler. "Tutti gli esseri umani hanno qualcosa di valore che mettono sul tavolo, soprattutto Hitler.

Vedo delle cose buone anche in Hitler. Amo tutti" aveva detto.

E ancora: "L’Olocausto non è quello che è successo, guardiamo ai fatti. Hitler ha inventato le autostrade, il microfono che io uso. Non si può dire ad alta voce che non ha mai fatto nulla di buono"; in conclusione e per fugare altri eventuali dubbi: "Mi piace Hitler".

Pur trattandosi di un artista a dir poco provocatorio, capace da tempo di far parlare di sè, e quasi mai in termini positivi, queste esternazioni aveva creato già allora un certo scalpore.

All’annuncio di un suo possibile concerto in questa città, culla della Resistenza, le reazioni non sono state da meno.

"È singolare come l’Rcf Arena sia, alcuni giorni, un successo per l’Amministrazione (con foto dal palco, taglio del nastro...) e in altri, quando si ipotizza il concerto di un fan di Hitler, “una struttura privata che fa scelte di mercato”" ha commentato Cosimo Pederzoli, coordinatore di Sinistra Italiana in città.

"Qui la discussione non è nel merito della sua espressione artistica, di ciò che lui propone come cantante – ha considerato Ermete Fiaccadori, presidente di Anpi Reggio –. Piuttosto, si tratta dei messaggi e della cultura che questa persona, che gode di enorme notorietà, porta avanti. Questo è ciò che desta grande preoccupazione".

Anche perché "ha un seguito molto giovane – ha aggiunto – che quel periodo storico non l’hanno così ben presente. Ma questo è un limite culturale che riguarda tutto il nostro Paese".

"Forse – ha concluso – questo episodio può essere usato come spunto di riflessione, o come varco per aprire una discussione su cosa voglia dire fare cultura oggi. Ciascuno nelle sue competenze".

g.ben.