
Disegno di Melissa Scognamiglio, classe. III E
Perché commemorare? Perché l’indifferenza uccide. Il 3 febbraio scorso si è tenuta la cerimonia per onorare il ricordo dell’eccidio di Porta Brennone, a Reggio, a ottanta anni dalla strage avvenuta nel 1945. Strage in cui quattro giovani partigiani vennero fucilati per rappresaglia dalle forze nazifasciste: Sante Lusuardi, Dino Turci, Cristoforo Carabillò e Vittorio Tognoli. Questo massacro fu l’unico ad essere compiuto nel centro storico della città: all’incrocio tra via della Racchetta e via Porta Brennone, sulle mura dell’antico palazzo Vicedomini. I loro corpi, con le mani legate con filo di ferro e i piedi nudi, furono lasciati sulla strada per giorni, con il divieto di dare loro sepoltura e rimuoverli, come monito alla popolazione affinché non sostenesse la Resistenza.
La commemorazione è avvenuta alla presenza dell’associazione Anpi, del sindaco Marco Massari e dei rappresentanti dei comuni di Reggio, Cavriago e Correggio, della nostra dirigente Alessandra Landini, di studenti e studentesse della quinta primaria dell’Ada Negri e delle terze della scuola media Manzoni. I ragazzi hanno interpretato i quattro partigiani e ricordato la loro storia, mentre gli alunni della quinta primaria hanno letto poesie scritte da loro. Infine, tutti gli studenti hanno cantato due canzoni che rimandano ai concetti di libertà e patriottismo: Viva la Libertà di Jovanotti e Bella Ciao di Cesare Bermani.
Ginevra Nicolini e Giulia MurriClasse III E