
Borsari: "La superficie di Gavassa libera da vincoli"
E se Maramotti ora virasse su un’altra area per realizzare il ’Polo della Moda’? Tra le voci in città che si rincorrono (si mormora di interessamenti vari fra via Emilia e Bagnolo) c’è anche una suggestione che riguarda gli oltre 100mila metri di superficie edificabile a Gavassa. Quella dove – per gli amanti degli intrecci – sarebbe dovuto sorgere il fantasmagorico polo delle supercar elettriche della meteora sino-americana Silk-Faw. Tra l’altro a portare avanti le trattative tra Comune e società fu lo special advisor (così come era definito) Eugenio Sidoli che oggi è l’amministratore delegato proprio di Max Mara e che di quest’area incastonata tra l’autostrada e la zona Nord della città, conosce tutto. I vantaggi? Li elenca Luca Borsari (foto), tra l’altro presidente di Coldiretti Modena, socio proprietario del vasto terreno. "Abbiamo terminato tutto l’iter di oneri urbanistici e cessioni come da convenzione così come i collaudi, dunque ad oggi chiunque acquisisca quest’area è libera da vincoli. E dovrebbe solo chiedere un permesso di costruire ordinario". Insomma, una formalità. E soprattutto nulla da spartire col Comune. Un aspetto questo che potrebbe fare gola a Max Mara visto lo strappo con l’Amministrazione.
"Maramotti? Noi apriamo la porta a chiunque venga a bussare – dice Borsari – L’area è a vocazione produttiva e si può fare di tutto purché non sia residenziale. E quindi, anche un polo della moda perché no? Non ci sono preclusioni di alcuni tipo. Al momento abbiamo solo interlocuzioni con interessati, ma nessun ragionamento concreto. Lavoriamo su tante opportunità e ora che abbiamo terminato le opere, siamo pronti a concretizzare la cessione".
dan. p.