PAOLO ROSATO
Cronaca

Il Terzo Settore che lavora in stazione:: "No alla militarizzazione, preludio al carcere"

Siamo un gruppo di associazioni, cooperative e realtà del terzo settore che da anni lavorano, con gruppi informali e residenti,...

Siamo un gruppo di associazioni, cooperative e realtà del terzo settore che da anni lavorano, con gruppi informali e residenti, nel quadrante cittadino della stazione, per costruire progetti di comunità e una presenza costante. Per questo, nonostante gli scarsi risultati di precedenti accordi e protocolli, alcuni di noi hanno firmato sul finire della scorsa legislatura, il progetto ‘Stazione In’.

Leggiamo che l’azione dell’amministrazione in zona stazione si baserà sui tre pilasti dell’ordine pubblico. Richiesta dell’esercito, controllo di vicinato e forse istituzione delle zone rosse con il benestare del ministro Piantedosi fa sembrare che la strada scelta sia quella della militarizzazione, lontana dalla sinergia tra i vari ambiti come indicato nelle linee programmatiche di questa amministrazione approvate dal consiglio comunale lo scorso luglio.

La zona rossa, con i suoi fogli di via, non farà altro che alimentare un’escalation, un meccanismo al cui termine c’è il carcere.

Firmato: associazione Città Migrante, L’Ovile Cooperativa di solidarietà sociale, La Vigna società cooperativa sociale, Avvocato di Strada Odv Reggio Emilia, associazione Accademia di Quartiere, Associazione Rabbunì ODV, Comunità di Sant’Egidio Reggio Emilia, Cgil-Camera del Lavoro Territoriale di Reggio Emilia, Coress, Spi-Cgil.