"Il turismo dell’anno scorso è già sparito"

"La prima settimana d’agosto a Cerreto Laghi è un flop, domenica scorsa non c’era nessuno, è finito il tempo in cui la gente andava in montagna per fuggire dal caldo, oggi non basta il fresco, vuole ben altro. Se finora qui non c’è nessuno, vuol dire che non abbiamo fatto abbastanza". E’ l’amara constatazione del direttore della società Turismo Appennino di Cerreto Laghi, Marco Giannarelli, che pur avendo attivato gli impianti di risalita, ‘motore dell’economia del Cerreto’, non vede arrivare i turisti dell’estate scorsa, mentre il covid-19 resiste, è finito il turismo di prossimità. "L’estate scorsa, è triste dire grazie alla pandemia, abbiamo fatto il pieno di turisti provenienti anche dalle nostre città emiliane, - afferma Giannarelli - quest’anno a due settimane alla fine della stagione, non si vedono ancora. Incideranno le condizioni meteo non favorevoli, però è anche colpa nostra che non abbiamo saputo trattenerli, ma anche dell’Amministrazione comunale che non opera a favore dell’accoglienza: paesi in disordine e sentieri per escursioni a piedi e in mb non curati. La gente va e spende dove trova servizi, i paesi delle Alpi ti accolgono con strade pulite e fiori ovunque fin dai primi di giugno, qui gli operai del Comune sono venuti a pulire la piazza e a tagliare l’erba il 3 agosto. Non parlo solo del Cerreto, ho girato anche negli altri paesi di Ventasso ed è la stessa cosa. L’anno scorso c’è stata la corsa alle case dei borghi, molte sono state vendute ed altre affittate, non so come stia andando quest’anno, però ho girato, i paesi sono sono ancora vuoti". Il crinale dell’Appennino è costituito da una catena di monti che fa da cerniera ai due versanti opposti, una montagna inserita nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. "Colpa nostra, colpa degli amministratori, – aggiunge il direttore Giannarelli – qui non c’è mai stato un vero progetto turistico comprensoriale. Quelli che vengono a Cerreto Laghi, non sanno che esiste a valle la Pietra di Bismantova e viceversa".

Settimo Baisi