Imbrattato il monumento Offese a Delrio e Vecchi

San Maurizio, vernice sulle lapidi che ricordano i caduti di tutte le guerre. Solidarietà al parlamentare e al primo cittadino da tutto il partito

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Nuovamente imbrattato il monumento che a San Maurizio ricorda il sacrificio dei caduti di tutte le guerre (quella del 191518, le campagne coloniali del 193545, i caduti civili, le vittime della lotta di liberazione.

Stavolta l’anonimo calunniatore se l’è presa con il sindaco Luca Vecchi e con il deputato pd Graziano Delrio, utilizzando il marmo bianco su cui sono incisi i nomi come lavagna per insultare i due politici.

Mentre i bambini della scuola Gulliver iniziavano le operazioni di ripulitura delle lapidi – dando una lezione di civiltà all’adulto che ha preso l’abitudine di andarle a sporcare di soppiatto – l’eco delle contumelie e degli epiteti all’indirizzo dei due politici è giunta fino a Roma.

La persona offesa, Graziano Delrio, ha subito commentato: "Segni di inciviltà che feriscono e offendono la memoria dei partigiani che hanno combattuto per la libertà d tutti, anche di chi insulta. Non abbassiamo la guardia".

Solidarietà gli è stata espressa da tanti, a partire dal segretario dem Enrico Letta: "Vai avanti Graziano Delrio. Forza!".

"Nel testimoniare tutta la nostra vicinanza e solidarietà a Graziano, diciamo anche che non ci faremo intimorire da questi atti vigliacchi. Anzi, riteniamo sia necessario alzare il livello della vigilanza democratica, con l’augurio che le autorità di sicurezza individuino e assicurino presto alla giustizia i responsabili", hanno scritto invece le deputate e i deputati del Gruppo Pd della Camera. E Simona Malpezzi, presidente dei senatori del Pd: "Un grande abbraccio a Graziano Delrio e alla città di Reggio Emilia che con la sua storia non si merita questo. Le vergognose parole che qualche stupido e incivile ha scritto non meritano repliche perché si commentano da sole. Forza Graziano!". Andrea Rossi, che con Delrio condivide i trascorsi da sindaco e ora l’attività di parlamentare, parla di "atto vile, che offende la dignità di chi ha pagato con la sua vita per la nostra libertà. "Oggi – aggiunge – saremo proprio con lui a Casa Cervi. Un’occasione per scusarci al posto di coloro che sporcano la nostra memoria comune".

Tuona anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: "Scritte indegne, massima vicinanza al sindaco Vecchi e a Graziano Delrio, persone oneste ed integerrime, prima ancora che capaci e competenti". Il governatore condanna le "scritte vergognose che, peraltro, imbrattano un monumento in memoria di partigiani che caddero per liberare il nostro Paese dai nazifascisti e restituirci libertà, pace, democrazia". "Nessun atto vile e intimidatorio – aggionge il Pd reggiano – potrà scalfire il rispetto dovuto ai nomi incisi sulle lapidi e che rappresentano i valori democratici di libertà e uguaglianza fondanti la nostra Costituzione. Abbiamo massima fiducia negli organi inquirenti affinché questo oltraggio non rimanga impunito e che gli autori siano individuati".