DANIELE PETRONE
Cronaca

Imprenditore rapinato nella sua villa. L’irruzione di una banda armata davanti agli occhi dei figli piccoli

Terrore nelle festività a Botteghe di Albinea: malviventi professionisti assaltano e svaligiano l’abitazione. Il commando si intrufola e minaccia di fare del male ai minori, poi fugge coi preziosi. Indagano i carabinieri.

I militari dell’Arma stanno cercando indizi utili anche attraverso le telecamere (foto d’archivio

I militari dell’Arma stanno cercando indizi utili anche attraverso le telecamere (foto d’archivio

Reggio Emilia, 10 gennaio 2025 – Un colpo da film d’azione e dell’orrore per la famiglia vittima di un momento che non dimenticherà mai. Un commando armato ha assaltato una villa a Botteghe di Albinea per rapinare un facoltoso imprenditore, durante le festività natalizie. La notizia – tenuta in gran riserbo da parte delle forze dell’ordine – si è sparsa in paese in questi giorni ed è stata confermata da fonti informate sulla vicenda.

Un’irruzione efferata e senza scrupoli, alla presenza dello stesso proprietario e addirittura davanti agli occhi dei suoi figli piccoli. Stando a quanto emerge da sommarie informazioni, la banda di professionisti avrebbe agito studiando il colpo nei dettagli.

Approfittando del fatto che una donna che vive nella villa (non è dato sapere se si tratti della moglie dell’imprenditore o della governante) fosse uscita a buttare la spazzatura, i malviventi – tutti a volto coperto da un passamontagna e brandendo armi da fuoco e coltelli – l’avrebbero seguita di soppiatto e poi colta di sorpresa per utilizzarla come ‘chiave’ per entrare nella villa situata nella nota zona residenziale di uomini ricchi e della ’Reggio bene’.

Una volta dentro, si racconta che avrebbero preso come ‘ostaggio’ una bambina, tappandole la bocca e minacciando l’imprenditore di farle del male qualora non avesse consegnato soldi, gioielli e preziosi.

Una richiesta alla quale l’uomo ha acconsentito, portando quanto voluto dai rapinatori. Poi, sono fuggiti col bottino, rilasciando la piccola. Nessuno si è fatto male e questo, al di là di tutto, è l’aspetto più importante.

L’imprenditore ha poi chiamato i carabinieri, ma dei banditi ormai non vi era più alcuna traccia. L’uomo ha chiesto massima discrezione per il timore di ritorsioni vista la delicatezza dell’episodio.

I militari dell’Arma stanno indagando con grande riservatezza. Gli inquirenti hanno effettuato un sopralluogo nell’abitazione a caccia di impronte utili con l’ausilio dei Ris e hanno interrogato le vittime. Ma soprattutto stanno scandagliando le immagini di videosorveglianza esterne e interne della villa per carpire indizi volti a risalire all’identificazione dei componenti del gruppo criminale.

La zona di Botteghe non è nuova ad episodi analoghi. A finire nel mirino delle bande criminali sono state diverse abitazioni nel corso degli anni. E stando ai ben informati, tra dicembre e gennaio – un periodo dove spesso colpiscono, approfittando dell’assenza dei proprietari fuori per le vacanze natalizie – sarebbero stati diversi i colpi nella frazione di alto pregio del territorio albinetano.

Ma raramente i malviventi agiscono alla presenza dei proprietari, come invece è accaduto in questo caso, tra i più efferati degli ultimi tempi nel reggiano.