
Enzo Iacchetti (Jeff) e Paolo Conticini nei panni femminili di Michael-Tootsie
Coppia di attori super-collaudata e affiatata, dopo il grandissimo successo al Sistina di Roma, Enzo Iacchetti e Paolo Conticini saranno tra i velluti rossi del Valli col musical ’Tootsie’ dal 14 al 16 marzo (4 repliche in tre giorni, produzione PeepArrow Entertainment, in collaborazione con il Sistina). Diretti dal regista Massimo Romeo Piparo, re Mida del musical italiano, i due beniamini del pubblico portano in scena un vero e proprio show, divertente, dissacrante, con ballerini e musicisti d’eccellenza. La storia è tratta dal cult-movie del 1982, con protagonista Dustin Hoffman, attore disoccupato anche se talentuoso che per ottenere una parte è costretto ad adottare una nuova identità, quella di una donna. Iacchetti ci racconta questa nuova sfida.
Enzo, lei nel musical è Jeff, amico e coinquilino di Michael -Tootsie. Personaggio chiave. "Faccio la parte di uno scrittore che per mantenersi gestisce anche un ristorante. Un personaggio molto diverso da quello che fa Paolo. Io sono un po’ il suo ’grillo parlante’, colui che lo metterà di fronte alla realtà delle cose".
Quando ha deciso di abbracciare questo nuovo progetto? "Piparo mi aveva già diretto a teatro, nel ’Vizietto’ con Columbro e sapevo che con lui avrei lavorato bene. Il copione mi è piaciuto subito perché mi è sembrato molto efficace. Lo spettacolo è molto ricco, divertente, con un corpo di ballo elegante e attori giovani e bravissimi. Inoltre, a dire il vero, si tratta di un’opera anche un po’ femminista, in modo molto delicato. Passa un messaggio secondo il quale tutti dovrebbero indossare i panni di una donna per essere uomini migliori".
Lei e Conticini funzionate molto bene insieme sul palco.... "Stiamo ottenendo tantissimi consensi. Paolo è un compagno di viaggio meraviglioso, gentile, educato e molto professionale. Poi, un’altra motivazione che mi ha spinto ad accettare è che qui canto. Cantare è sempre stata la mia grande passione". (dagli anni Ottanta ad oggi, Iacchetti, ha alle spalle numerose incisioni, ndr).
Un mestiere difficile, quello di fare ridere. Soprattutto in momenti storici difficili come questo. "Ho avuto la fortuna di fare un lavoro che può servire agli altri, perché fare divertire la gente è importante. Nella vita, però, sono un individuo pensante, attento e preoccupato per tutto ciò che sta accadendo nel mondo. E mi sento ancora quel ragazzo sognatore..che sogna l’amore, la pace, la fratellanza".
Era già stato al teatro Valli? "Mi ero esibito all’Ariosto. Il teatro Valli me lo sto guardando su Internet. Un gioiello meraviglioso".