In moto contro un muretto: muore a 25 anni

Luca Valmori, che lavorava alla Ama, ha perso la vita in un incidente a Campogalliano. Pare volesse schivare qualcosa: ipotesi auto pirata

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Morire a 26 anni in una calda mattinata di inizio agosto. Luca Valmori, residente a Campogalliano e dipendente presso la ditta Ama di San Martino in Rio, ha perso la vita ieri mattina verso le 10 lungo via Bassa nella frazione di Panzano (Campogalliano), mentre era in sella alla sua moto Yamaha.

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane sarebbe uscito di strada finendo nel fosso adiacente, terminando tragicamente la sua corsa contro un muretto di cemento di ingresso ad un’abitazione. Sul posto sono giunti il 118 e anche l’elisoccorso, i sanitari hanno tentato l’impossibile per salvare Luca ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Tra le ipotesi al vaglio della Polizia locale dell’Unione Terre d’Argine, intervenuta sul luogo per effettuare tutti i rilievi necessari, non si esclude che l’incidente sia stato provocato da una macchina che il giovane Valmori avrebbe cercato di schivare, finendo di conseguenza nel fosso. Gli agenti stanno compiendo indagini a 360 gradi; non è chiaro infatti se ci sia qualche testimone di quanto accaduto o se siano stati trovati elementi utili ai fini della ricostruzione.

La famiglia di Luca si è chiusa nel più stretto riserbo in questo momento di dolore: tanti sono i messaggi di cordoglio e vicinanza che stanno giungendo ai genitori e alla sorella.

Luca era infatti un ragazzo molto conosciuto e soprattutto ben voluto da tutti. "Generoso e buono come il pane", racconta tra le lacrime un caro amico, ancora incredulo di quando accaduto. Oltre alla famiglia, a piangere la sua prematura morta ci sono i tanti amici e anche i colleghi della ditta sammartinese, dove lavorava ricoprendo il ruolo di capoturno della verniciatura di pistoni dei macchinari. La salma è stata recuperata dalla ditta Gianni Gibellini e trasportata a Modena in Medicina Legale. La moto è stata portata in carrozzeria ed è sotto sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Maria Silvia Cabri