"In ospedale non si combatte solo il contagio"

Il sindaco Vecchi su Facebook: "Va evitato che saltino le visite e i tumori vengano individuati tardi: non possiamo fermarci come a marzo"

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"La sanità reggiana non può essere unicamente concentrata sul Covid, come avvenuto a marzo. Perché così saltano le visite specialistiche, gli screening, i tumori vengono individuati tardi, le operazioni chirurgiche rimandate; tutto ciò ha un prezzo sulla salute. Quando si analizzano le decisioni governative, considerate anche questo".

A richiamare l’attenzione sul tema è il sindaco Luca Vecchi, intervenuto ieri sera in una lunga diretta social.

Da una parte i dettagli sul nuovo Dpcm.

Dall’altro, un allarme ben chiaro: "A marzo, escluso il Covid, la sanità si era fermata. Ma i numeri erano diversi. Oggi (ieri, ndr) per esempio abbiamo avuto 151 casi, con 5 ricoveri, su una media di 1.200-1.300 tamponi; nella prima ondata i positivi erano gli stessi, ma con 60-70 ricoveri, a volte 10 in terapia intensiva. Circa il 50-60% finivano in ospedale. Ora il 5%. Ma le notizie positive finiscono qui" ammonisce il sindaco.

"Non possiamo permetterci di tornare in quella situazione. I giudizi critici al governo sono legittimi. Però in estate nessun scienziato aveva previsto una seconda ondata simile; anzi, c’era una forte pressione a riaprire. Questo per dire che il virus è imprevedibile. E che ogni forma di socialità, purtroppo, è incompatibile con il volerlo contrastare".

Vecchi poi si sofferma su "ristorazione, cultura e sport. Il Dpcm di una settimana fa non era sufficiente, questo è draconiano. Al Governo chiediamo ristoro economico a queste attività nei prossimi giorni, non fra due-tre mesi, e di valutare una maggiore flessibilità".

Intanto ieri mattina la direttrice generale dell’Ausl Cristina Marchesi è intervenuta nell’incontro in videoconferenza organizzato dalla Prefettura, in cui erano presenti anche le forze dell’ordine, vigili del fuoco e rappresentanti della locale Protezione Civile.

La riunione aveva due punti cardine.

Primo, rispondere e coordinare eventuali interpretazioni del nuovo Dpcm governativo. Secondo, analizzare l’imminente week-end, che coincide sabato con la festa di Halloween seguito a ruota dalla festività dei morti. Obiettivo per la Prefettura, "scoraggiare estemporanei comportamenti, incompatibili con l’emergenza sanitaria in atto, tipici della sera del 31 ottobre", oltre a valutare "il prolungamento degli orari di accesso nei luoghi di culto tra l’1 e il 2 novembre, con accorgimenti per evitare il formarsi di code all’ingresso".

Stefano Chiossi