"Inaccettabile che lo stato ci dica di lasciarli andare"

L’accusa del sindaco. De Lucia: "Morte evitabile, occorre aprire i dormitori"

"Inaccettabile che lo stato   ci dica di lasciarli andare"

"Inaccettabile che lo stato ci dica di lasciarli andare"

"Di fronte a questi momenti drammatici c’è chi sceglie di esserci e chi no. Noi scegliamo di esserci, scelta che ha un valore e porta con sé delle responsabilità". Il sindaco Luca Vecchi si presenta alla manifestazione delle 19. Con lui il segretario Pd (Mario Gazza), il sindaco di Rubiera (Emanuele Cavallaro) e Raffaele Leoni, ex presidente Asp. "Per questa città il tema dell’accoglienza è fondamentale - ribadisce Vecchi -. Queste vicende portano un senso di inadeguatezza, di insufficienza, bisogna fare ancora di più. Noi abbiamo ora in carico 230 minori e non si parla mai di queste cose, tranne quando c’è un dramma. Ma non è possibile che lo stato, al compimento del 18° anno di età, ci dica: adesso dovete lasciarli andare. E’ inaccettabile".

Alla manifestazione delle 16.30 è invece presente Dario De Lucia, consigliere comunale di Coalizione Civica: "Questa era una morte evitabile” - scrive -. Questo ragazzo aveva da poco compiuto 18 anni e questo vuol dire uscire dai percorsi per i minori stranieri non accompagnati. Per molti vuol dire andare a vivere in strada, vivere di espedienti e trovare riparo in stazione. Da qui capiamo che il sistema non funziona: non puoi lasciare in strada un ragazzo di 18 anni e dovesti farlo uscire dai percorsi di protezione quando ha una stabilità lavorativa, abitativa e conoscenza della lingua italiana. Quando ha una autonomia piena, cosa che non aveva Mohamed. La sua unica colpa era di essere povero e non avere alternative rispetto alla stazione. Bisogna tenere aperti i dormitori per l’emergenza freddo tutto l’anno. Le persone non devono dormire in stazione, ma non é chiudendola che risolvi la questione: il problema si sposta solo di qualche metro".