"Una scultura per il perdono, per la riconciliazione. Un volo di pace, speranza, equilibrio, fra la gente, fra i popoli, con il pianeta". A Ciano d’Enza, sabato scorso, è stata inaugurata l’opera "Riconciliazione" (foto), dell’artista Alessandro Toni, 48 anni, reggiano, originario di Cinquecerri di Ligonchio.
Il monumento, realizzato in un blocco unico di marmo bianco di Carrara e del peso di una tonnellata e mezzo, è stato commissionato da Emil Banca e dall’amministrazione comunale di Canossa su un progetto coordinato dall’associazione Canossa Stone (scuola di scultura su pietra) attraverso il concorso "Riconciliazione e grazia" del 2020. La scultura è stata installata sulla rotatoria della strada provinciale tra Ciano e San Polo, all’inserzione tra via Conchello e via Gramsci. Presenti all’inaugurazione anche le autorità comunali, il direttore di Emil Banca e i rappresentanti dell’associazione Canossa Stone.
"Con la mia opera ho inteso dare un segnale di speranza alle generazioni future – sottolinea lo scultore – per la pace e la riconciliazione fra le persone e fra gli uomini e la terra, in modo da costruire un futuro migliore. Rappresenta due forme che si cercano e s’incontrano, fuse in armonia da un uovo, simbolo di nuova vita. Spero di lasciare un segno di armonia e di pace". g.s.