FRANCESCO PIOPPI
Cronaca

"Incastri perfetti: credo che ci divertiremo"

Unahotels, Smith pronto a dare il suo contributo di punti e leadership: "Dovremo lavorare duro, ma la nuova squadra può fare molto bene"

"Incastri perfetti: credo che ci divertiremo"

Jamar Smith, il ’chirurgo’: quando la squadra soffre,. lui ricuce lo strappo

Il ‘chirurgo’ è tornato. Con qualche giorno di ritardo, programmato, sulla tabella di marcia, Jamar Smith ha ripreso ad allenarsi con il resto della truppa. Il suo compito resta lo stesso dell’anno scorso: dovrà portare leadership, esperienza e canestri pesanti uscendo dalla panchina. A giudicare dalla carica che trasmette a chi gli sta intorno, non vede l’ora di iniziare a fare sul serio.

Smith, quali sono le prime sensazioni su questa squadra e da dove dovete ripartire?

"Abbiamo un bel potenziale, è stata costruita una squadra che può fare molto bene anche se ovviamente dobbiamo lavorare duro. Credo che il punto di partenza, la nostra certezza, possa essere la grande atmosfera che abbiamo creato al PalaBigi. Con il nostro pubblico abbiamo creato una sinergia che ha un’influenza davvero straordinaria sulle nostre performance… Non ce ne sono molti così, in Italia". Cosa si aspetta da questa stagione sia a livello di squadra che a livello personale?

"Non guardo molto avanti e non mi creo grandi aspettative, ma cerco di godermi al massimo un momento dopo l’altro anche perché sono in una fase della mia carriera in cui non so ancora quanto continuerò a giocare".

Sul finire della scorsa stagione si era dovuto fermare alcune partite per un problema alla spalla sinistra, come sta adesso? Si è dovuto operare?

"No, non ho fatto nessun intervento e la mia spalla adesso sta perfettamente, ho fatto un sacco di lavori specifici quando ero a casa questa estate. Sono pronto al 100%".

L’anno scorso, col passare dei mesi, avevate trovato un buon equilibrio nel reparto esterni tra lei, Weber e Galloway. Cosa cambia con Winston e Barford? Siete complementari?

"‘Assolutamente sì, credo che siano ‘incastri’ perfetti e che ci siano tutte le condizioni necessarie per avere successo. Credo che la cosa più importante, oltre a lavorare duro in allenamento per migliorare la chimica, sia quella di restare il più sani possibile. Se eviteremo infortuni gravi, ci divertiremo".

Lei è stato Mvp dell’Eurocup e Mvp della Fiba Europe Cup, vinta proprio in finale contro la Pallacanestro Reggiana. Che significato ha tornare a competere in Europa e in una kermesse importante come la Champions League?

"Sono molto contento di questa scelta e il primo consiglio che posso dare, se vogliamo passare il turno, è quello di cercare di fare di tutto per vincere soprattutto le partite in casa e trasformare il PalaBigi nel nostro fortino. Poi piazzare qualche blitz in trasferta".

Questa Unahotels può ambire alla vittoria finale della Champions League?

"Credo proprio di sì, possiamo diventare una delle ‘contender’. Come dicevo, in ogni competizione europea è fondamentale proteggere il fattore campo. Siamo tutti molto motivati da questa prospettiva".