Incendio Reggio Emilia, lo zio dei fratellini morti: "Era un muro di fuoco"

Il vicino voleva salvare i due bimbi. "Ma è stato impossibile entrare". Lo zio Khalid Muhammad in lacrime: "Quando ho visto la piccola immobile il mio cuore si è fermato"

Fabbrico, 31 gennaio 2022 - "Il mio cuore ora funziona bene, ma ha rischiato di fermarsi, la notte scorsa". Da poco tornato a casa, Khalid Muhammad, fratello del padre dei bambini deceduti nell’incendio divampato nella loro abitazione, l’altra sera in centro a Fabbrico, racconta quanto ha vissuto poche ore prima. "Con mio fratello e sua moglie siamo stati visitati in pronto soccorso a Reggio. Ora siamo qui, ma la tragedia è grande", aggiunge lo zio delle giovanissime vittime, mentre in distanza si sentono i lamenti di dolore e il pianto dei genitori, in particolare di mamma Nargis Parveen che non riesce a darsi pace.

L'interno della casa bruciata e i fratellini morti
L'interno della casa bruciata e i fratellini morti
Khalid Muhammad (a sinistra) col fratello Arshad, il padre dei due fratellini
Khalid Muhammad (a sinistra) col fratello Arshad, il padre dei due fratellini

Per ora è proprio zio Khalid a ospitare la famiglia del fratello, rimasta senza casa, dopo che l’incendio ha provocato danni ingenti, con conseguente inagibilità strutturale, dell’immobile occupato al numero 15 di via Matteotti. Davanti alla casa c’è anche Iqbal Tahir, un giovane pakistano che abita a pochi metri di distanza dall’immobile interessato dall’incendio. E’ stato tra i primi ad arrivare davanti alla porta e alle finestre da cui uscivano lunghe lingue di fuoco.

Iqbal Tahir, il vicino di casa: con un amico ha cercato di prestare aiuto
Iqbal Tahir, il vicino di casa: con un amico ha cercato di prestare aiuto

Nell’estremo tentativo di strapparli alla morte, sono stati richiesti altri mezzi di soccorso. Ma al personale medico intervenuto a Fabbrico – con l’automedica di Guastalla, l’autoinfermieristica di Carpi e l’elicottero del 118 di Bologna, unico in Emilia ad avere l’abilitazione di volo notturno – non ha potuto fare altro che constatare il decesso di entrambi i bambini. Poco prima della mezzanotte, dopo aver concluso le operazioni di spegnimento delle fiamme e aver messo in sicurezza l’area, si è provveduto al recupero dei corpi, trasferiti dall’agenzia Bonini alla camera mortuaria dell’ospedale di Guastalla, messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Per oggi si attende la formalizzazione del nulla osta per poter fissare i funerali.