Reggio Emilia, 28 luglio 2023 – “Si può immaginare la paura. Mia figlia è al nono mese. Ha respirato del fumo, l’hanno portata in ospedale per accertamenti. Per fortuna niente di grave. Ma adesso?". In via degli Azzarri – poco dopo Gavassa, vicino alla rotatoria per Masone – si respira l’odore del legno bruciato: era il tetto di una palazzina abitata da nove famiglie, circa una ventina di persone.
Ieri mattina i presenti sono stati costretti a raccogliere in fretta le cose indispensabili e a lasciare in fretta la propria abitazione, mentre il piazzale sottostante si è riempito in un attimo di mezzi dei Vigili del fuoco, della Polizia di Stato, della Polizia locale, della Protezione civile. Sotto il sole cocente è stata distribuita acqua agli abitanti comprensibilmente in ansia per il timore di perdere la casa.
L’incendio è divampato intorno alle 9 del mattino. Il condominio è in fase di ristrutturazione: i consueti lavori di efficientamento nell’ambito del Superbonus 110%. Oltre al cappotto (i muri dell’edificio sono affiancati dalla ragnatela delle impalcature) occorreva perfezionare la messa in posa del tetto in legno, rivestito da lamiera coibentata. A quanto è stato possibile capire nella concitazione dei primi minuti, un addetto – incaricato della posa del lucernario sul cavedio – avrebbe incautamente utilizzato la fiamma ossidrica per la posa della cosiddetta guaina catramata, innescando un rogo che, anche per la natura dei materiali, ha avuto in pochi minuti conseguenze disastrose.
I vigili del fuoco sono intervenuti in forze: cinque squadre, da Reggio, Sant’Ilario e Guastalla. Il rogo è stato domato col solo sacrificio del tetto e del rivestimento, ma la grande quantità d’acqua riversata dall’alto non permette, per ora, di poter rientrare nelle abitazioni, giudicate non fruibili.
Non dovrebbe essere stata compromessa l’agibilità dello stabile; ma nei prossimi giorni i tecnici – gli unici autorizzati a entrare – dovranno eseguire sopralluoghi e valutare, in particolar modo, le condizioni degli impianti elettrici.
I residenti, mentre i vigili del fuoco riferiscono con la consueta professionalità l’agenda, si guardano intorno sconsolati. Sul posto è giunta dopo pochi muniti l’amministratrice Silvia Santini (Studio Casa & Condominio). Prende subito in mano la situazione, informa gli inquilini, li rassicura e li rincuora, offre aiuto per accompagnare con la propria auto le persone scosse per l’accaduto. Tra qualche giorno sarà possibile capire l’entità del danno, i tempi di ripristino della palazzina e i tempi – speriamo non lunghi – di rientro.
a.fio.