Guastalla, incidente con il parroco. "Soffro dopo l’incidente. Prego per il ferito"

Don Roberto Gialdini era alla guida dell'auto che ha investito un centauro, in ora in rianimazione

Don Gialdini era alla guida dell’auto si è scontrata con una moto

Don Gialdini era alla guida dell’auto si è scontrata con una moto

Guastalla (Reggio Emilia), 23 giugno 2018 - Resta in prognosi riservata, per almeno 48 ore, il docente di 36 anni, originario del Ciad ma domiciliato a Fabbrico, ferito l’altro pomeriggio nell’incidente tra la sua moto e un’auto, all’incrocio tra via Sacco e Vanzetti e via Zecchiere, a San Rocco di Guastalla. Ieri sera, alla messa celebrata come ogni giorno a San Rocco, il parroco, don Roberto Gialdini, ha voluto pregare per quel giovane ricoverato nella rianimazione di Parma. Don Roberto era alla guida dell’auto coinvolta nello schianto. «Fisicamente sto bene – ha confidato ieri il sacerdote – ma soffro per quanto è accaduto. E’ vero, è un incidente. Ma da quel momento continuo a pregare per quel giovane, perché possa rimettersi al più presto».

Anche il sacerdote ammette come l’incrocio di via Zecchiere sia diventato molto pericoloso dopo la chiusura di via Ponte Pietra per i lavori della nuova rotatoria. Come lui la pensano numerosi residenti a San Rocco. «Abbiamo saputo che dopo l’incidente – commenta Enrico Benassi, del Comitato dei cittadini sanrocchesi – il sindaco Camilla Verona ha dichiarato che quell’incrocio è pericoloso e che è giusto chiuderlo al traffico, insieme al passaggio a livello, come prevede il progetto della Fer. Allora noi aggiungiamo che quell’incrocio è pericoloso da quando hanno chiuso l’accesso a via Ponte Pietra, per realizzare una rotatoria ormai già modificata tre volte, con i cambiamenti tecnici che ogni volta peggiorano la situazione. E diciamo pure che gli interventi sbandierati dal Comune, come il limite di velocità e il parziale sfalcio dell’erba alta all’incrocio, sono arrivati dopo i vari solleciti dei genitori e del parroco, visto che da lì transitano ogni giorno i bambini che si recano al Campo ricreativo estivo, in oratorio». Sull’argomento interviene il consigliere comunale Vincenzo Iafrate: «Ciò che era evidente dall’inizio non è stato capito né valutato dalla Provincia e dal Comune. Io sto dalla parte dei cittadini residenti e reputo incompetenti coloro che hanno messo mano all’infausta rotatoria».