Gualtieri, perde un braccio nell'incidente. "Cerco testimoni"

Lo schianto era avvenuto il 9 settembre fra Santa Vittoria e Meletole. Il centauro quarantenne ferito: "Non ricordo nulla"

Le condizioni di quel tratto di strada e la moto dopo l’impatto

Le condizioni di quel tratto di strada e la moto dopo l’impatto

Poviglio (Reggio Emilia), 25 ottobre 2020 - Dopo un mese e mezzo è finalmente uscito dalla terapia intensiva. Ma dell’incidente accaduto il 9 settembre scorso non ricorda nulla. E i familiari lanciano un appello: "Se qualcuno avesse visto qualcosa lo comunichi ai carabinieri". L’incidente era accaduto in via Fangaglia, tra Santa Vittoria di Gualtieri e Meletole, in un tratto di strada con asfalto in condizioni critiche. Il centauro rimasto gravemente ferito ora appare fuori pericolo, ma ha perso un braccio e avrà bisogno di molte altre cure e terapie per riprendersi in modo completo.

L’uomo, quarantenne residente a Poviglio, è assistito dallo Studio 3A-Valore, una società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, attraverso il consulente Sara Donati. "Con i nostri esperti – spiega la dott. Donati – abbiamo già avviato le verifiche per capire se e quanto possa aver inciso nella perdita di controllo della Yamaha lo stato disastroso del manto stradale di quel tratto di strada provinciale, peraltro non nuova a sinistri sul genere".

Ma il motociclista vorrebbe anche capire se la fuoriuscita possa essere stata determinata da un contatto o una collisione con un altro veicolo. "Lanciamo un appello – aggiunge la moglie del centauro – a eventuali testimoni. Chi avesse visto o possa riferire qualche elemento utile per chiarire la dinamica dei fatti può contattare i carabinieri di Poviglio, che hanno effettuato i rilievi dell’incidente". Non sembrano esserci testimoni della sbandata, almeno finora. Era stato un passante a notare la moto accanto a un ponticello in cemento. E ad alcuni metri di distanza era stato soccorso il quarantenne povigliese che lavora come giardiniere.

Le sue condizioni erano apparse da subito molto gravi all’arrivo degli operatori dell’ambulanza della Croce rossa di Guastalla, tra i primi a raggiungere il luogo della sbandata. Il centauro era stato portato in elicottero all’ospedale Maggiore di Parma e ricoverato in rianimazione. Purtroppo non si è riusciti a salvare l’uso del braccio rimasto gravemente ferito nell’incidente.