Reggio Emilia, influencer in Giappone: "Sui social racconto le Olimpiadi"

La storia di Marco Ferrari, 37 anni, che vive e lavora a Osaka. "Una volta ho fatto un tutorial per preparare l’erbazzone reggiano"

Marco Ferrari, 37 anni, che gestisce la prima agenzia turistica italiana in Giappone

Marco Ferrari, 37 anni, che gestisce la prima agenzia turistica italiana in Giappone

Reggio Emilia, 3 agosto 2021 - Occhi puntati sul Giappone grazie ai Giochi Olimpici, nel loro culmine coi trionfi del team Italia. Gare attesissime dopo un anno di ritardo a causa del Covid e, proprio nella patria del Sol Levante, c’è un pezzo di Reggio Emilia che fa da inviato speciale con tantissime dirette sui social durante le gare dalla città dove vive, Osaka. Parliamo di Marco Ferrari, 37 anni, originario del Buco del Signore a Reggio che, dal 2005 vive in Giappone, dove ha fondato la prima agenzia turistica italiana in Giappone. Ha alle spalle un’esperienza avventurosa e all’insegna dell’amore. Diplomato all’istituto Tecnico Turistico Filippo Re ha lavorato nel reparto vernici all’Obi della nostra città, poi un cambio radicale. Partito alla volta dell’Australia ha conosciuto lì il suo grande amore, la moglie Naomi di origini giapponesi e da questo sentimento è arrivato tutto: "Trasferimento, cambio di vita e un nuovo capitolo della mia vita, ero molto eccitato nell’idea di vivere in Asia", racconta il protagonista che, almeno una volta all’anno torna sul suolo reggiano a trovare la famiglia e gli amici arsàn.

Sui social è un travel influencer che conta 11 mila e 500 follower su Instagram, oltre 27 mila su Facebook e un canale YouTube da quasi 5 mila iscritti. Racconta così la sua esperienza: "Abbiamo vissuto per un po’ nella casa dei miei suoceri e io ho lavorato come sales manager per una agenzia di viaggi giapponese. Dopo 10 anni di gavetta ho deciso di usare al meglio la mia lingua madre e mi sono sentito pronto per fare il grande passo mettendomi in proprio". Il Covid ha impattato sul suo lavoro? "Mi ha azzerato le entrate, siamo stati completamente colpiti. Non mi sono perso d’animo e mi sono dato da fare, migliorando tutti i nostri servizi in modo di poter riniziare nel migliore dei modi. Ho viaggiato per tutte le regioni del Giappone completandolo e ho accompagnato il Console Italiano nei suoi viaggi interni che mi ha dato tanto in termini di esperienza politico diplomatico". I social hanno avuto un ruolo strategico nella sua vita e professione? "Sono molto importanti perché mi permettono in primis di avere un rapporto di fiducia con il pubblico e poi mi hanno dato la possibilità di mettermi in contatto con persone famose". Immagino si sprechino gli aneddoti curiosi con i suoi follower… "Sì, mi è capitato una volta il compito di fare gli auguri di compleanno ad una persona che mi segue da anni, la moglie mi contattò proprio per registrare un video saluto per il marito. Io rimasi meravigliato, non pensavo di essere così importante per alcune persone". In questi giorni i Giochi Olimpici hanno acceso i riflettori sul Giappone, come li vive? "Benissimo, finalmente posso vedere le gare in orari umani e poi il Giappone è al centro dell’attenzione mondiale e sfrutto questa opportunità per farmi conoscere". È vero che i Giapponesi non hanno accolto bene la scelta di ospitare le gare durante la pandemia? "Molti giapponesi non le volevano, ma altrettanti ne sono felici perché sono amanti degli sport e sono un popolo patriottico molto orgoglioso". Per la vittoria degli Azzurri agli Europei si è colorato i capelli di azzurro, cosa farà ora che il medagliere italiano si è arricchito di due ori importantissimi nei 100 metri con Marcell Jacobs e nel salto in alto con Gianmarco Tamberi? "Sto pensando di farmi la chioma color oro stavolta! Ero incredulo, cosa sono riusciti a fare questi due ragazzi! Grazie davvero di esistere. Potrò dire che io il 1° agosto 2021 c’ero a vederlo, stavo proprio facendo una diretta su Instagram. Di solito i 100 metri li vincono i giamaicani, gli americani, è la prima volta che vedo un italiano sul podio più alto in questa disciplina. Un’emozione unica poi vederlo da qua". In un suo video ha cucinato l’Erbazzone, con maglia della Reggiana Calcio ai tempi della serie A indosso e anche qualche nota in dialetto arsan. Ha avuto proseliti? "Molti miei amici mi anno fatto i complimenti non tanto per l’esecuzione, ma per aver portato la cultura reggiana in giro per il mondo". Nei suoi post infatti promuove spesso Reggio, cosa le manca di più? "Si, sono molto legato a Reggio Emilia e voglio che più persone possibile la visitino, sto spingendo soprattutto per i Giapponesi, in passato ho fatto anche degli eventi a tema Reggio nei ristoranti di Osaka, dove con l’aiuto del mio amico collega Fabio Vezzani avevamo importato il Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse e l’aceto Balsamico di Bezzecchi". Nel suo futuro cosa vede? Altri viaggi? Resterà in Giappone? "Il mio futuro penso sarà in Giappone salvo sorprese… Nella vita non si sa mai, ma io sto bene qua ho raggiunto la mia dimensione, ho tutto per essere felice e penso che ora non sia il momento di cambiare". Queste le coordinate social per seguirlo: Instagram marchinoingiappone, Facebook e YouTube Marchino in Giappone.