Innovatori cercansi. È attiva daieri, infatti, la call lanciata dal Consorzio Quarantacinque, insieme a Comune di Reggio, Unimore e Rei per l’incubazione di progetti di impresa innovativi.
Obiettivo del progetto, denominato Noi (Nuovi orientamenti di impresa) è favorire la nascita e lo sviluppo di nuove start up capaci di produrre un impatto sociale positivo sul territorio e di dialogare in maniera virtuosa con le realtà sociali, culturali, istituzionali ed economiche dell’Emilia Romagna.
Il progetto, che sarà attivato presso il Laboratorio Aperto di Reggio e sarà totalmente gratuito, si rivolge a 10 iniziative imprenditoriali a cui verrà offerto un servizio di mentoring e supporto specializzato tramite il confronto con professionisti ed esperti di settore, oltre a preziose occasioni di networking con imprese, investitori, pubblica amministrazione e con il mondo della ricerca.
"Il progetto ‘Noi’ si inserisce all’interno di una strategia di politiche pubbliche che vogliono creare un cambio di paradigma economico e sociale, grazie anche a direttive europee e regionali che incoraggiano nuovi modelli virtuosi e contaminazioni tra diversi ambiti di attività – ha detto Davide Prandi, assessore alla Partecipazione e alla Cura della città sostenibile –. Nei prossimi anni rafforzeremo la presenza di strumenti come questo per favorire la nascita di nuovi progetti imprenditoriali e per incentivare la collaborazione tra pubblico e privato".
"Il percorso di costruzione del progetto Noi e la valutazione positiva da parte della Regione è un perfetto esempio del ruolo che insieme possono giocare enti pubblici e istituti di ricerca per favorire dinamiche di innovazione sociale sul territorio, una strada sulla quale è opportuno continuare a investire", ha aggiunto Damiano Razzoli, docente di Unimore.
"Oltre che fungere da responsabili e coordinatori dell’intero percorso, il nostro apporto al programma Noi sarà quello di esprimere competenze nel rafforzare le idee di impresa e/o le start up partecipanti sotto il profilo del loro impatto sociale, ambientale ed economico", ha proseguito Antonietta Serri del Consorzio 45. "Fondazione Rei apporterà al progetto del Comune la metodologia di creazione di nuova impresa e in particolare di validazione della ‘business idea’", ha commentato Fausto Mazzali, presidente della Fondazione Rei. Per candidarsi è necessario essere una start-up con meno di 5 anni o un progetto imprenditoriale non ancora costituito ma con almeno un libero professonista dotato di partita Iva. È inoltre necessario avere una sede legale e/o operativa in Emilia Romagna attiva entro due mesi dalla data di accesso al programma di incubazione. Info: www.chiostridisanpietro.it/noi