Insegue l’ex moglie, lei si rifugia in caserma

L’uomo è stato poi raggiunto dai carabinieri e ha continuato a inveire contro la donna. È stato avviato l’iter per il "Codice rosso"

Ha intercettato l’ex moglie in auto, mentre lei si recava a prendere i figli a scuola. L’ha inseguita, lampeggiando coi fari e mettendo in atto manovre stradali potenzialmente pericolose, forse con l’intenzione di farla fermare.

La donna, comprensibilmente impaurita, ha raggiunto in fretta la caserma dei carabinieri di Gualtieri, dove si è fermata per chiedere aiuto, accattandosi al campanello del citofono. I militari, su indicazione della donna, poco dopo hanno rintracciato l’ex marito poco distante, mentre era ancora in auto.

L’uomo, nonostante la presenza dei carabinieri, ha attaccato verbalmente l’ex moglie, anche con minacce di morte. A quel punto è stato fermato, portato in caserma e arrestato per il reato di atti persecutori. E questo atteggiamento non sarebbe nuovo da parte dell’uomo, tanto che appena il giorno prima la donna aveva presentato denuncia in caserma, dopo aver ricevuto sul telefonino continui messaggi con minacce di morte, come ha dimostrato pure il controllo eseguito sullo smartphone. Di recente l’uomo avrebbe tenuto altri simili atteggiamenti, con soste davanti l’abitazione della donna, pedinamenti e altro ancora. Situazione che avrebbe costretto l’ex moglie addirittura a cambiare le proprie abitudini, per paura di gravi conseguenze ai suoi danni.

Ora l’uomo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, con l’avvio dell’iter previsto dal cosiddetto "codice rosso". Ieri mattina, difeso dall’avvocato Sabrina Ori, in tribunale a Reggio l’indagato ha preferito non parlare davanti al giudice Simone Medioli Devoto.

Al termine dell’udienza è stato convalidato l’arresto dell’uomo, al quale sono stati concessi gli arresti domiciliari, oltre al divieto di comunicare con l’ex moglie. A fine mese è previsto il processo.

Antonio Lecci