"Internet a singhiozzo, inaccettabile"

J’accuse dell’ex assessore Ruffini: "L’ente pubblico si deve far carico del problema, non il mercato"

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"Il servizio internet è indispensabile, deve essere garantito in tutte le case come la luce, il gas e l’acqua: oggi nessuno ne può fare a meno. L’ente pubblico se ne deve fare carico, non può essere affidato alla concorrenza, soprattutto in montagna dove la scarsa presenza di abitanti non aiuta".

È la prima considerazione dell’ex assessore Paolo Ruffini (foto), un amministratore che per 10 anni si è occupato di impianti sportivi e turismo con l’ex sindaco di Castelnovo Monti, Gianluca Marconi. Ruffini ricorda che poco più di due settimane fa, causa lavori di stabilizzazione di una frana nei pressi di Campolungo di Castelnovo Monti, è stato danneggiato un cavo della linea Telecom causando la completa interruzione delle telefonia fissa, quindi niente segnale Wi-Fi. "Nonostante le vacanze pasquali – afferma Ruffini – sono arrivate le maestranze Telecom e si è messa in movimento la ditta che ha eseguito i lavori con i propri mezzi, c’è stato l’interessamento del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici di Castelnovo, la linea è stata ripristinata in sei giorni. Tuttavia, il segnale continua a essere pessimo e spesso se ne va del tutto interrompendo le lezioni Dad e il lavoro in smart working. È qualcosa di inaccettabile oggi in cui tutto si fa online senza neppure tener conto delle difficoltà che incontrano i cittadini della montagna per il mancato funzionamento delle linee. In tempo di Covid-19 dove tutto si svolge online per evitare contagi, in montagna è impossibile: non si possono scaricare le ricette e la documentazione dai registri sanitari, non si possono fare ricerche e collegamenti mentre tutto viaggia via internet. Oltre ai collegamenti in rete della banda larga, che ancora non arrivano in diversi comuni della montagna, qui manca la manutenzione delle linee esistenti che, proprio perché sono obsolete, avrebbero bisogno di essere seguite da una squadra di pronto intervento per evitare lunghe interruzioni, purtroppo frequenti. Cavi penzoloni non protetti, cassetta a muro senza protezione, cose segnalate da anni e rimaste lì". Lamentele per disagi e impossibilità di connessioni telefoniche e di rete, sono pervenute nei giorni scorsi anche da cittadini e amministratori dei comuni di Toano e Baiso a causa interruzione delle linee. Ad oggi gli unici comuni montani che dispongono della banda larga sono Carpineti e Vetto.

Settimo Baisi