"Invaso della diga di Vetto: della lontra non c’è alcuna ombra"

I consiglieri regionali della Lega. Delmonte e Catellani:. "Il vero problema per le imprese. e gli agricoltori è la siccità".

"Invaso della diga di Vetto:  della lontra  non c’è alcuna ombra"

"Invaso della diga di Vetto: della lontra non c’è alcuna ombra"

"Per l’invaso della diga di Vetto non c’è alcuna ombra della presenza di lontre, problematica che alla fine degli anni ’80 bloccò il progetto. Il vero problema, per le imprese della filiera del Parmigiano Reggiano, per le famiglie e gli agricoltori, è solo la siccità".

A ribadirlo sono Gabriele Delmonte e Maura Catellani, consiglieri regionali della Lega, assieme al collega Matteo Rancan, nel commentare un servizio andato in onda ieri su ‘Mattino Cinque’. Tra le varie problematiche infatti che fermarono gli iniziali lavori di sbarramento ci fu anche la sospetta (e mai acclarata) presenza della lontra, raro animale cui furono attribuite con certezza alcune feci ritrovate. Ipotesi che ora viene definitivamente smentita: "Abbiamo perso 30 anni. Nonostante fosse chiaro a tutti che il clima stesse cambiando, non sono stati costruiti invasi e ora la coperta è corta – proseguono i tre consiglieri della Lega –. Per questa ragione non possiamo che essere soddisfatti del via libera del governo per il finanziamento sullo studio di fattibilità della diga (per circa 3,5 milione di euro, ndr), voluto dal ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, che peraltro a breve farà visita al territorio in cui sarà realizzata la diga. L’acqua è vita, è energia: per questo è necessario invasarla allo scopo di averla sempre disponibile per gli usi agricoli e civili".