DANIELE PETRONE
Cronaca

Jaguar si schianta a folle velocità. Il passeggero muore sul colpo. Addio al tifoso granata ‘Mitch’

L’incidente sulla Sp67 a Montecchio nella serata di Pasquetta: il conducente 35enne si salva. La vittima è Michele Lucchese aveva festeggiato 48 anni sabato col ‘suo’ Gruppo Vandelli.

L’incidente sulla Sp67 a Montecchio nella serata di Pasquetta: il conducente 35enne si salva. La vittima è Michele Lucchese aveva festeggiato 48 anni sabato col ‘suo’ Gruppo Vandelli.

L’incidente sulla Sp67 a Montecchio nella serata di Pasquetta: il conducente 35enne si salva. La vittima è Michele Lucchese aveva festeggiato 48 anni sabato col ‘suo’ Gruppo Vandelli.

Una vita spezzata a folle velocità. È morto sul colpo nell’abitacolo il 48enne Michele Lucchese, conosciuto tifoso della Reggiana, seduto davanti come passeggero della Jaguar rovinata fuori strada la sera di Pasquetta sulla Sp67 a Montecchio, parallela a via Ungaretti. Al volante della fuoriserie c’era un suo amico – F.F., le sue iniziali, 35 anni di Montecchio – che si è salvato e che ora è ricoverato all’ospedale con ferite di media gravità.

Erano circa le 20,40 di lunedì quando è avvenuto lo schianto. Il conducente ha perso il controllo e l’auto è volata in un campo. I soccorsi per ’Miky‘ – così come lo conoscevano in tanti – sono stati purtroppo vani. Sul posto oltre a due ambulanze e all’automedica, anche i vigili del fuoco e la Polstrada del distaccamento di Castelnovo Monti che sta cercando di ricostruire la dinamica ed eventuali responsabilità (si attendono gli esiti degli esami tossicologici a cui è stato sottoposto l’uomo al volante). Secondo alcune testimonianze raccolte dagli agenti, l’auto procedeva ad elevata velocità (le prime stime parlano tra i 150 e i 200 km/h) e avrebbe pure rischiato di scontrarsi poco prima dell’impatto fatale, con un’altra vettura.

La vittima, Michele “Mitch” Lucchese, era un ultrà della Reggiana, appartenente al Gruppo Vandelli. Nato a Manduria, in provincia di Taranto, con un passato da ‘Granatiere di Sardegna’, corpo specializzato dell’Esercito dove era stato di stanza a Roma, nella Caserma Gandin. Era residente a Milano, ma da qualche anno, dopo la separazione dalla moglie che lascia nel dolore con due figlie, si era trasferito a Montecchio dove faceva l’operaio ed era attivo anche come volontario nei gruppi di controllo comunità ‘Montecchio Sicura’. Aveva iniziato una nuova vita e si era innamorato della squadra granata nonostante la sua ‘prima’ fede milanista, entrando nella famiglia del Gv seguendo le partite in casa e fuori della Regia. Sabato aveva festeggiato il suo compleanno sempre insieme alla tifoseria organizzata che gli aveva fatto una sorpresa con cori, fumogeni e striscioni al ristorante Ca’ Marta di Sassuolo. E proprio lunedì, si trovava ad una grigliata ‘improvvisata’ a Gaida con altri amici tifosi coi quali doveva andare a seguire la gara in trasferta a Brescia, poi rinviata per la morte del Papa. Verso le 20 è andato a trovare l’amico per fare due chiacchiere e un giro in auto. L’ultimo insieme.

"Un altro fratello in cielo, un lutto che ci spacca il cuore. Ciao caro Mitch, sarà impossibile dimenticarti. Resterai per sempre parte di noi, ovunque ci accompagnerà il tuo ricordo", lo saluta il Gruppo Vandelli.