
Il biancorosso Jamar Smith: talento, esperienza e carisma
Il suo rendimento altalenante, dovuto in via principale ai problemi fisici che lo hanno tormentato durante la stagione, è forse uno dei pochi oggettivi rimpianti nella buona stagione della Unahotels. Perché se Jamar Smith avesse potuto disputare l’annata sempre al top della condizione, forse qualche partita biancorossa avrebbe avuto miglior sorte. Posto che del senno di poi sono piene le fosse, sapere che la Pallacanestro Reggiana che verrà potrà ancora contare sul carisma del 38enne esterno dell’Illinois, è comunque una buona notizia. Come finalizzarlo al meglio agli interessi del team lo deciderà coach Priftis.
Smith, a marzo le è stato rinnovato il contratto fino a giugno 2026. Quindi vestirà certamente la canotta Unahotels anche il prossimo campionato.
"E io e la mia famiglia ne siamo molto felici. Visto che amiamo molto stare qui e della città, e dell’organizzazione societaria, ci piace tutto. Sarò molto felice di ritornare, e mi farebbe piacere se a farmi compagnia ci fosse qualche altro compagno di quest’anno".
Cosa pensa di poter ancora dare alla causa biancorossa?
"Lo vedremo quando sarà il momento. Di sicuro mi farò trovare pronto ad aiutare la squadra in qualsiasi maniera mi sarà possibile farlo".
Nell’annata appena finita non sono mancati i guai fisici. Crede che anche l’anno prossimo riuscirà a garantire un minutaggio importante?
"Personalmente, il mio obiettivo è quello di continuare a portare il mio contributo, in qualsiasi modo mi venga richiesto. In estate quindi lavorerò per mantenermi in forma e, quando sarà il momento, sarò pronto a giocare".
Il suo giudizio sulla stagione appena conclusa?
"La ritengo estremamente positiva, e dove non sono mancati i successi. Sono molto felice del lavoro che abbiamo fatto come squadra. All’inizio penso che quasi nessuno avrebbe puntato sul nostro approdo ai playoff, ed in particolare sull’arrivare sino ai Quarti di Finale della Fiba Champions League. Ricordo che c’era un po’ di ansia per aver perso Galloway e Weber e le aspettative nei nostri confronti erano piuttosto basse. Quando è arrivato il momento, ci siamo fatti trovare pronti".
C’è qualche rimpianto?
"Direi di no, né per l’eliminazione nei playoff con Trapani né per quella con Malaga in Coppa. Certo, ognuno di noi giocatori avrebbe voluto fare ancora un po’ di strada, ma non ritengo si possa parlare di serie deludente, né contro i siciliani, né contro gli spagnoli".
Oltre a lei, nella Unahotels del futuro ci sarà probabilmente ancora coach Priftis…
"E’importante che il coach resti, è una solida base per la ripartenza, specie dopo aver perso un grande general manager come Coldebella, che insieme al nostro coach in questi due anni ha fatto un lavoro importante. Per questo sono contento che Priftis rimanga".