L’Alligatore parla tre volte reggiano

Nel cast della miniserie, dal 25 novembre su Rai2, Andrea Gherpelli, Eleonora Giovanardi ed Enrico Salimbeni

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di Gloria Annovi

Nebbia, blues e malavita. L’Alligatore, mini serie in onda su Rai2 dal 25 novembre (da ieri in prima assoluta su RaiPlay) vede nel cast anche tre attori reggiani: Andrea Gherpelli (interpreta il pericoloso Giorgio Pellegrini), Eleonora Giovanardi (la conturbante Virna) ed Enrico "Chicco" Salimbeni (il malavitoso Bruno Celegato). Un noir sul conflitto tra crimine e forze di polizia, protagonista l’attore Matteo Martari che veste i panni di un ex cantante di blues che ha scontato sette anni di galera per un crimine mai commesso e che uscito di prigione diventa un detective privato pronto a cambiare il suo destino. Andrea Gherpelli ed Eleonora Giovanardi sono tra i protagonisti principali della serie, mentre l’attore Chicco Salimbeni "arriva a fare casino" (così ironizza nella sua pagina Facebook) solo nella seconda puntata: "Sarà una prima visione anche per me - commenta Salimbeni -, non ho ancora visto il montato e sarà sicuramente una bella sorpresa. La produzione della Fandango, così come registi e attori, sono una garanzia e anche le prime critiche sono state ottime, ma soprattutto sono felice di aver finalmente lavorato al fianco di Andrea, un amico, oltre che con la brava Eleonora Giovanardi e le costumiste modenesi Francesca (moglie di Rigo Righetti) e Roberta Vecchi, che conobbi ai tempi di Radio Freccia. L’Emilia si conferma una terra legata al cinema".

Enrico Salimbeni, attore e regista, è membro permanente della Giuria dei David di Donatello e dell’Accademia dello Spettacolo. Debutta in televisione nel 1988 con la serie televisiva "E’ proibito Ballare", supervisionata e prodotta da Pupi Avati, regista con il quale collaborerà anche nei film "Ma quando arrivano le ragazze?" e nel recente "Il Signor Diavolo" , ma in molti lo ricordano anche nel film di Tornatore "Baaria" e nel ruolo di Tito in "Radio Freccia" di Luciano Ligabue. A lui l’Emilia ha davvero dato il battesimo cinematografico, visto che la sua prima comparsa come attore avviene nel 1990 nel film di Federico Fellini "La Voce della Luna" girato tra Roma e la campagna della bassa reggiana.

Nella serie tv de L’Alligatore veste invece i panni di un malavitoso, Bruno Celegato, che "entra nella serie attraverso un flashback dell’Alligatore - spiega Chicco - con cui in passato aveva già avuto a che fare. Bruno è protagonista del mondo più becero, che non ha una definizione, dove ci si tradisce e uccide, ma è cinematograficamente parlando un ruolo molto interessante. Ho girato diverse scene con Andrea e sul set si respirava una bella atmosfera. Nonostante siamo entrambi di Reggio nel film abbiamo cadenza veneta. La nostra reggianità l’abbiamo tenuta per noi".

Dopo 25 anni passati a Roma Chicco è tornato ad abitare a Castelnovo ne’ Monti, dove oggi sta cercando di trasformare il bosco di famiglia (che si tramanda dal nonno) in un luogo di incontro, dove poter portare avanti le tradizioni di famiglia legate alla terra: "Voglio rendere il "Bosco Salimba" (l’ho chiamato io così per dargli un’identità), un luogo aperto all’arte e alla socialità. Un sogno che sto maturando pian piano e che riprenderò in primavera, visto che il bosco ha già iniziato il suo letargo". Come Andrea Gherpelli (che quando non recita si occupa della sua azienda agricola Casa Vecchia a Correggio), anche Salimbeni ha saputo sposare la passione per l’arte con quella, più antica e profonda, per l’agricoltura: "Lui in pianura e io in Appennino-commenta Salimbeni- oggi più che mai mi sento fortunato ad avere un posto come questo dove rifugiarmi, tanti colleghi non hanno questo privilegio".