La baby gang con lo spray urticante Bomboletta spruzzata nel bus di Seta Conducente e tre giovani intossicati

Mercoledì sera di panico sulla linea 8: il ‘branco’, salito in piazzale Marconi, è fuggito. Indaga la polizia. L’autista: "Mi è arrivata una ventata di gas in faccia, mi bruciavano gli occhi e mi pizzicava la gola".

La baby gang con lo spray urticante  Bomboletta spruzzata nel bus di Seta  Conducente e tre giovani intossicati

La baby gang con lo spray urticante Bomboletta spruzzata nel bus di Seta Conducente e tre giovani intossicati

di Alessandra Codeluppi

Momenti di panico. Passeggeri avvolti da una nuvola acre, che tossiscono e si sentono male. Poco dopo, sono in quattro a finire al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova, dopo che qualcuno, a bordo di un autobus alla Caserma Zucchi, ha spruzzato spray urticante. Da quanto emerge dalle testimonianze da noi raccolte, gli autori di quest’azione, avvenuta mercoledì sera, vengono indicati in alcuni adolescenti, qualcuno pare di origine straniera. È rimasto intossicato anche il conducente del mezzo pubblico. Lui, Marco Canino, residente in città, da 17 anni autista di Seta, era alla guida dell’autobus della linea 8. "Sono partito dal capolinea del centro commerciale L’Affare, in via Pasteur, verso le 19,35 – racconta – per poi arrivare nella stazione ferroviaria un quarto d’ora dopo. Qui salgono una ventina di persone e alcuni ragazzini mi chiedono se il mezzo si ferma alla Caserma Zucchi. Io dico di sì e anche loro si aggiungono, accomodandosi in fondo all’autobus, che in quel momento trasportava in tutto una quarantina di persone. Quei giovani sono sembrati un po’ turbolenti: tra loro parlavano ad alta voce, qualcuno non in lingua italiana".

Pochi minuti dopo il conducente raggiunge il luogo dove si scatena il caos: "Alle 19.55 arrivo nel piazzale Zucchi. Qui apro le porte dell’autobus e le richiudo subito: loro scendono. Ma alle mie spalle sento urlare: ‘Aprite le porte!’. Nel frattempo avevo ripreso la marcia, percorrendo una ventina di metri". La reazione di Canino è rapida: "Pensando che qualcuno si fosse sentito male, ho immediatamente tirato il freno a mano e spalancato le porte: sono scesi tutti. Poi ho aperto anche l’abitacolo del posto guida e ho fatto tre passi in avanti per capire cosa stesse succedendo, mentre l’autobus era vuoto". Anche lui finisce intossicato: "Mi è arrivata una ventata di gas urticante in faccia. Ho sentito gli occhi bruciare per dieci minuti, poi pizzicare la gola, e ho avuto senso di nausea. Una donna mi ha tirato giù dell’autobus: ‘Hanno spruzzato uno spray’. Sono sceso e lei mi ha soccorso. Sono stato male e ho vomitato sul posto". Abbiamo raccolto anche la testimonianza della donna, Antonella Tambaro, (nell’articolo in pagina), che ha aiutato lui, la propria figlia e un altro uomo "originario dell’India o del Pakistan".

Viene allertata la polizia di Stato, che dispiega le volanti, e accorre un’ambulanza. Il mezzo inviato dal 118 carica l’autista, il giovane straniero e la ragazza di 23 anni, maggiormente colpiti dallo spruzzo urticante, portandoli al pronto soccorso, mentre Tambaro raggiunge l’ospedale accompagnata dalla polizia. Il conducente non si spiega l’accaduto: "Non so dire perché sia stato spruzzato il vapore al peperoncino sull’autobus. Il gruppo era formato da 4-5 adolescenti, secondo me sui 15-16 anni; tra loro uno parlava un’altra lingua. Sono tutti scappati a piedi. Ho segnalato l’episodio all’azienda Seta: guardando le immagini delle telecamere a bordo del mezzo, mi auguro che si riesca a individuare gli autori. Per fortuna nessuno di noi ha riportato conseguenze gravi, ma la paura è stata tanta".