La "Badessa" resta tra le Osterie d’Italia

Conferita anche la "chiocciola" come menzione per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza: "Momento duro, ma resistiamo"

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"Innovare con le radici ben salde nella terra e rispettare il tempo del proprio orto, delle origini e della tradizione". Questa la motivazione che Slow Food ha attribuito al ristorante "Badessa" di San Donnino di Liguria per l’edizione 2023 di Osterie d’Italia. Per i dinamici titolari, Alberto Ruozzi e Luca Ferrari, una gradita conferma della loro attività premiata, ancora una volta, con il riconoscimento del simbolo della "chiocciola" a sottolineare l’ulteriore menzione per l’ambiente, la cucina, e l’accoglienza, elementi che contraddistinguono il tipico locale slow food. Una crescita continua e costante, quella della "Badessa", che ha saputo sfidare le avversità della pandemia e che ora è alle prese con la generale drammatica situazione del caro bollette.

"Tieni botta, sii felice, investi, trova soluzioni con il sorriso sulle labbra e non mollare mai". Questo lo spirito guida di Alberto Ruozzi che, galvanizzato dalla conferma di Osteria d’Italia, non cede di un millimetro di fronte alle avversità.

"Il caro bollette? Un disastro. Ci sono tanti miei colleghi che stanno mollando. Tanti che chiudono. C’è chi sta modificando gli orari e chi aumenta di dismisura i prezzi. Per quanto ci riguarda abbiamo deciso di tirare un altro po’ la cinghia plasmando leggermente i prezzi o addirittura senza ritoccarli. Le bollette sono aumentare anche per i clienti. Non solo per noi. Sono comunque fiducioso. Non penso proprio che si possa continuare così. Succederà qualcosa che riuscirà a calmierare i prezzi. Bisogna tener duro. Lo dico anche ai miei colleghi. Teniamo duro e lavoriamo con serietà e cerchiamo di non prendere in giro nessuno. Poi è vero. Se vado a vedere le mie bollette noto che sono raddoppiate se non triplicate".

Qual è- chiediamo- la carta vincente per un ristorante in questi momenti così difficili? "Posso dire- risponde Ruozzi- quello che stiamo cercando di fare noi. E che ci sta premiando. Primo su tutti, quello di cercare di non scendere mai a compromessi. Una cucina con piatti legati esclusivamente al territorio e una carta di solo vini naturali. Si segue rigorosamente la verità delle stagioni. Abbiamo persino il nostro orto che ci permette di coltivare ciò che poi portiamo in tavola". "Cero è-prosegue Ruozzi- che non bisogna mai fermarsi. Una nostra carta vincente è stato, per esempio, "Badessa Lab", il laboratorio che abbiamo aperto sulla via Emilia e che fa un tutt’uno con il ristorante di San Donnino".

Antonio Claser