La Bassa ci riprova a lanciare il turismo sul Po

Si chiama Robin (Rete operativa di bacino interregionale) l’ennesimo tentativo di far decollare servizi e turismo nell’area compresa nella riserva Mab Unesco Po Grande, che coinvolge Comuni emiliani e lombardi, comprendendo pure Boretto, Brescello, Luzzara, Guastalla, Gualtieri, oltre a Viadana, Dosolo, Pomponesco, Sabbioneta, Sorbolo Mezzani, Sissa TreCasali, Polesine Zibello e Casalmaggiore.

Robin è un progetto triennale di carattere sperimentale che punta a costruire una rete di collegamenti dei territori a partire dalla navigazione tra i Comuni compresi tra le province di Parma, Reggio Emilia, Mantova e Cremona, promuovendo una rete "sempre più interconnessa" tra i territori rivieraschi, valorizzando, condividendo e sostenendo le attività locali, incoraggiando l’utilizzo della bici e il trasporto fluviale, proponendo nuove esperienze didattiche, turistiche e ricreative sul fiume, avvicinando anche le nuove generazioni alle realtà e alla tradizioni locali.

Nei giorni scorsi il progetto è stato presentato a Viadana di Mantova, mentre mercoledì 20 aprile l’illustrazione è prevista a palazzo ducale di Guastalla. Dunque, un nuovo progetto che si aggiunge a quelli già proposti negli ultimi anni, ma senza quegli effetti che gli operatori turistici ed economici del territorio si aspettavano. Il nuovo protocollo d’intesa prevede diverse iniziative.

Qualche esempio? L’acquisto di una motonave, la predisposizione di itinerari di navigazione a collegamento dei Comuni coinvolti, una mappatura dei percorsi ciclopedonali, il coinvolgimento delle scuole per l’organizzazione di uscite didattiche in navigazione sul fiume, un calendario condiviso di iniziative ed eventi locali nell’area di riferimento, per i quali si prevede la possibilità d’uso delle imbarcazioni.

a.le.