
Il piccolo Claudio, 12 anni, con la madre Marinella Giovannetti
Reggio Emilia, 18 maggio 2025 – Le lezioni scolastiche sono ormai agli sgoccioli e con l’estate alle porte, tanti bambini vivranno le esperienze dei campi estivi, momenti di vera e propria socialità e spensieratezza. Chi ad oggi, invece, non può usufruire della possibilità di frequentare il campo estivo prescelto, è Claudio Pisi di Gavasseto, un bambino disabile con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico severità 1. Il dodicenne frequenta da sempre il plesso scolastico di Arceto e vorrebbe partecipare al campo dello stesso paese per continuare a frequentare gli amichetti e continuare il suo percorso di crescita ed indipendenza, ma il bando comunale di Reggio, ora concluso, da quest’anno prevedeva la partecipazione esclusivamente ai campi presenti sul territorio comunale. "A fine aprile – dice la mamma Marinella Giovannetti – ho ricevuto una mail dove c’era scritto che i bambini residenti a Reggio, frequentanti scuole in provincia, avevano diritto all’assegnazione della figura educativa esclusivamente nei campi estivi con sede nel comune, senza eccezioni. Dunque mio figlio non potrà frequentare il campo estivo ad Arceto in quanto potevano fare richiesta del contributo educatore solo i centri ubicati nel territorio di Reggio. Ho scritto una mail alla segreteria del sindaco ma non ho mai ricevuto alcuna risposta; sono riuscita a parlare con il responsabile di Officina Educativa che mi ha spiegato dell’offerta dei campi giochi comunali e che nella mia medesima situazione ci sono altre venticinque famiglie".
"Purtroppo – continua – era già emerso nel 2021, nonostante scrissi una mail al sindaco di allora non ricevetti alcuna risposta. Mi affidai dunque, pagando, a un bravissimo avvocato di Reggio e riuscimmo a risolvere la situazione. Quanto è importante che Claudio partecipi al campo di Arceto? L’Ausl e noi tutti abbiamo un obiettivo di vita per mio figlio basato su un progetto di socialità ad Arceto. Lui sta sviluppando diverse abilità, sorrido quando mi dicono che non sembra essere autistico, questo grazie a tutti coloro che ruotano attorno a lui che hanno fatto un buon lavoro e lo stanno continuando a fare". Una situazione che si spera possa essere risolta. "Ritengo sia contraddittorio che il comune passi l’educatore comunale a scuola ad Arceto e quello per il campo estivo solo se il centro é nel territorio reggiano. È vero, per la scuola c’è il diritto allo studio ma lo stato italiano ha firmato la Convenzione sui diritti dell’Infanzia in cui rientra anche il diritto al gioco, dunque questo bando penso sia discriminatorio nei confronti di mio figlio e degli altri ragazzini nella sua medesima situazione".
Infine l’auspicio: "Spero che mio figlio e chi come lui possa vivere il campo estivo dove desidera, davvero con pari opportunità concrete perché in questa situazione non vedo una gran inclusione. Sono anche molto amareggiata perché da un sindaco che ha fatto una campagna elettorale fondata sul sociale, finora non ho visto molta socialità".