La Cisl presenta la sua agenda. Candidati messi alle strette

Molto partecipato il dibattito organizzato dal sindacato in sede. Su Silk-Faw De Franco: "Dovevamo provarci". M5s e Fd’I attaccano

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Vivace, a tratti teso, rispettoso comunque dei diversi interlocutori. Ha fatto il pieno di persone e destato interesse il dibattito e confronto di 90 minuti promosso dalla Cisl Emilia Centrale con i candidati alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, in sede in via Turri.

"Ci siamo confrontati su tematiche care al sindacato e, ad ognuno, abbiamo proposto l’Agenda Cisl per il prossimo Parlamento" afferma Rosamaria Papaleo, segretaria generale della Cisl Emilia Centrale.

Interrogati dal giornalista Gabriele Arlotti, gli esponenti dei principali schieramenti hanno anche risposto alle tantissime domande e al fuoco incrociato di sindacalisti, pensionati e operatori della Cisl. Sono andati in scena alcuni momenti di visione comune sulle politiche sociali, ma il momento di massimo confronto è stato sulla dinamica dell’investimento (mancato?) della Silk-Faw a Gavassa.

Per Lanfranco De Franco candidato alla Camera per Pd-Italia democratica e progressista "l’occasione di questo investimento era da cogliere e il Comune di Reggio si è mosso come si sarebbe mossa qualsiasi altra amministrazione dinnanzi a uno stabilimento che promette di creare mille posti di lavoro".

"Abbiamo capito subito che qualcosa non andava – ha replicato Gianluca Vinci, candidato alla Camera per Fratelli d’Italia -. Arrivano dei cinesi con una jointventure americana che promettono un mega investimento su 34 ettari di terreno verde, per costruire auto elettriche… di lusso, un grattacielo da 44 piani a Gavassa, in un contesto economico come quello attuale. Bastava guardarli in faccia. Su mio esposto ora la Guardia di Finanza è stata incaricata di indagare su questa operazione. Purtroppo qui sono stati stesi tappeti rossi che, ad altri imprenditori, non sono concessi".

Per Davide Zanichelli, candidato alla Camera per il Movimento 5 Stelle, "quanto accaduto ci ha sorpreso. Prima di avventurarsi in questo percorso era necessario sapere chi erano gli interlocutori e quali garanzie offrivano. Peraltro si è data per scontata la perdita di suolo vergine dove, invece, si poteva fare dell’altro".

Per Maura Manghi, candidata alla Camera per Azione e Italia Viva "era un investimento verso il quale noi eravamo favorevoli, ma avremmo preferito qualche cautela in più. Purtroppo le tensioni tra Cina e Usa erano già sotto gli occhi di tutti".