La cittadinanza al Milite Ignoto "Pensiamo a chi rischia per l’Italia"

Il sindaco Vecchi esprime vicinanza alle persone in divisa. In piazza si celebra il IV novembre. e gli studenti leggono Ungaretti

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Il sindaco Luca Vecchi e il presidente del Consiglio comunale Matteo Iori hanno conferito nella Sala del Tricolore, la cittadinanza onoraria di Reggio al Milite Ignoto. A ritirare l’attestato è stato il colonnello Fabrizio Ghiretti, al vertice del Comando militare dell’Esercito in Emilia-Romagna. Fra i partecipanti alla cerimonia anche il generale Antonio Li Gobbi, nipote del generale Alberto Li Gobbi, classe 1913, decorato con una medaglia d’oro, due d’argento, due di bronzo al valor militare e 3 croci al merito di guerra.

"Nel Milite Ignoto – ha osservato il sindaco Luca Vecchi – che ora come persona è pienamente parte della nostra comunità, ricordiamo e commemoriamo tutti i caduti in guerra, di tutte le guerre e le missioni di pace, e coloro che hanno perso la vita in servizio per la sicurezza, la legalità, la protezione delle istituzioni della Repubblica. In questo riconoscimento ricordiamo certo la crudeltà, l’atrocità della guerra, ma anche l’unità del nostro Paese: una unità che si distingue perché ha saputo unire e unisce diversità", ha detto ancora il sindaco, che pochi minuti aveva sfiorato gli stessi tema durante le celebrazioni in piazza della Vittoria, in un discorso a braccio im cui ha espresso vicinanza ai militari, alle forze dell’ordine e alle loro famiglie.

Grato il colonnello Ghiretti: "Continuate a essere vicini ai soldati e alle loro famiglie, in particolare a quelle che hanno perso i loro cari nelle missioni di pace e che rendono attuale il significato del Milite Ignoto".

In mattinata, dopo la messa in suffragio dei caduti nella Basilica della Madonna della Ghiara, erano state deposte corone al monumento ai caduti della Resistenza e al monumento ai Caduti di tutte le guerre, in piazza della Vittoria, dove sono stati anche letti i messaggi del presidente della Repubblica, da parte del prefetto Iolanda Rolli, e del ministro della Difesa, da parte del colonnello Fabrizio Ghiretti. Alla cerimonia hanno preso parte – oltre a un plotone interforze, alle associazioni d’arma e alla fanfara di Scandiano dei bersaglieri, che ha sottolineato la solennità suonando l’Inno di Mameli, la leggenda del Piave e la celeberrima flic floc – numerosi sindaci della provincia, l’europarlamentare Sabrina Pignedoli, il presidente di palazzo Allende Giorgio Zanni, il capo di gabinetto della presidenza della Regione, Giammaria Manghi.

Ma sono stati i giovani delle scuole Fermi, Amedeo d’Aosta e Manzoni, con la lettura delle loro riflessioni e con una toccante poesia del soldato Ungaretti, a rendere più viva e toccante la cerimonia.