"La Curia non dia seguito a quel progetto"

Duilio Cangiari (Europa Verde): "Il Vescovo Camisasca ha mostrato molta sensibilità ai tempi relativi allo sviluppo sostenibile"

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Non si placa la polemica sul nuovo progetto urbanistico in zona Orologio, che porterà alla costruzione di circa 90 appartamenti - oltre negozi di vicinato, supermercati, uffici, sportelli bancari e studi professionali – su un’area verde di 150mila metri quadrati.

"Si tratta di una delle convenzioni urbanistiche stipulate nel passato, della durata di 13 anni e non ancora scaduta. Oltre a questa ce ne sono altre per un totale di 730 alloggi sulla città indipendenti dalla volontà dell’amministrazione" aveva ribadito al Carlino l’assessore Alex Pratissoli.

Ma per Duilio Cangiari (Europa Verde) la spiegazione non è sufficiente: "Capiamo il discorso delle eredità, che speravamo, per la verità, definitivamente accantonato. Ma non possiamo assistere inermi e silenti. Quindi ci domandiamo: chi mai acquisterà appartamenti da 3000 euro al metro quadro? Non certo le tante famiglie impoverite dalla crisi economica e sanitaria; non certo un ceto medio economicamente ai margini e ormai allo stremo; non certo i tanti giovani che cercano una casa modesta per farne il nido dove immaginare e progettare la propria vita insieme".

Tra i vari soggetti a cui appartiene la proprietà, i principali sono la società Acquario dell’imprenditore Claudio Campani e la Curia: assieme, totalizzano il 70% del terreno.

Il piano presentato nel 2001 (e quindi obsoleto dal punto di vista concettuale) ha una convenzione di 13 anni stipulata nel 2011, quindi con scadenza 2024. Ma come avvenuto per i 140 alloggi a ridosso del Conad di via Luxemburg, la cui convenzione si è esaurita la scorsa primavera (anche se ci sono ricorsi in atto al Tar), la stessa cosa potrebbe accadere con progetto in zona Orologio; molto però dipenderà dai soggetti interessati. "Non confidiamo nella sensibilità ambientale dell’immobiliare Campani, quanto invece della Curia" ha ribadito Rec (Reggio Emilia in Comune).

Opinione condivisa anche dallo stesso Cangiari: "L’inusuale e nuovo protagonismo della Diocesi nei confronti della città ha permesso di riportare l’ex Seminario a nuova vita, oltre alla novità riguardante i campi sportivi di via Agosti ceduti al Comune. Ma la soddisfazione per queste buone intenzioni, è stata parzialmente oscurata dalla notizia di una nuova colata di cemento su un’area di campagna. Chiediamo al vescovo Camisasca di mantenere la linea di attenzione e supporto tenuta, in questi anni, a sostegno della nostra comunità, per garantire, anche per il futuro, uno sviluppo sostenibile alla città".

Per poi concludere: "I terreni di confine intorno alla città, non devono essere luoghi in attesa, ma luoghi su cui investire con interventi di imboschimento e forestazione". Mentre Rec lancia la stoccata finale: "Le dichiarazioni di Pratissoli assomigliano a un ‘lavarsene le mani’. Chiediamo allora al Comune di rinunciare alla costruzione del parcheggio scambiatore previsto e di rendersi disponibile ad acquisire il terreno in oggetto dagli attuali proprietari".

s.c.