La Finanza arresta un collega. Chiedeva soldi in cambio di favori

Il militare Cosimo Cifarelli coinvolto in un’inchiesta per concussione e rivelazione di segreto d’ufficio. Assieme a lui risultano indagati anche un imprenditore e un professionista compiacente

 nella foto, Cosimo Cifarelli. Militare della Guardia di Finanza e allenatore di squadre d

nella foto, Cosimo Cifarelli. Militare della Guardia di Finanza e allenatore di squadre d

Chiedeva denaro per poter sistemare presunte irregolarità fiscali. L’odioso reato di concussione è quello per cui è finito in manette, in flagranza di reato, Cosimo Cifarelli della Guardia di Finanza reggiana. L’arresto è scattato nei giorni scorsi, dopo che da questa estate la procura aveva avviato una delicata indagine sui reati contro la pubblica amministrazione e affidando proprio alla Finanza il compito inquirente. Per ora gli indagati sono tre: il militare tratto in arresto dai suoi stessi colleghi, un imprenditore che voleva evitare rogne fiscali e un professionista compiacente. Questi ultimi due risultano indagati a piede libero, mentre per il militare sono scattate le manette dato la flagranza di reato (arresto convalidato dal giudice per le indagini preliminari Luca Ramponi, che ha poi alleggerito la misura cautelare disponendo i domiciliari). Cifarelli, molto conosciuto per l’attività allenatore di calcio di squadre dilettantistiche, è stato fermato dopo aver ricevuto una mazzetta da 2mila euro da un imprenditore, che voleva evitare controlli fiscali. L’indagine, condotta dal procuratore Isabella Chiesi e coordinata dal procuratore capo Gaetano Paci, è arrivata a un punto di svolta.

Contestualmente, nell’ambito dell’inchiesta, sono già state eseguite anche sei perquisizioni, sia locali sia domiciliari, volte ad acquisire materiale utile all’indagine. Il militare in questione, uomo d’esperienza a quanto pare, si trovava da più di un mese in aspettativa, per motivi personali. Ovviamente la notizia ha scosso il comando della Guardia di Finanza reggiano, coinvolto direttamente nelle indagini dirette dalla procura. E’ bene ricordare a questo proposito come siano centinaia gli uomini delle Fiamme Gialle impegnati nel contrasto ai fenomeni criminali nella nostra città. Il tenente colonnello Filippo Ivan Bixio, comandante della Finanza reggiana, ci tiene a sottolineare come "siano centinaia le segnalazioni quotidiane che i nostri uomini ricevono. Nella maggior parte dei casi il lavoro viene svolto nel silenzio, garantendo un forte presidio sul territorio. Nei rari casi in cui vengono coinvolte forze dell’ordine, si agisce sempre con fermezza, come in questo caso".

Saverio Migliari