La Giovanardi scopre Adele Cambria "Così vi racconto una scrittrice"

L’attrice reggiana apre stasera su Rai Storia la serie dedicata a sei grandi ’Donne di Calabria’

Migration

di Stella Bonfrisco

Parte stasera su Rai Storia alle 22,10 – e l’attrice reggiana Eleonora Giovanardi è protagonista della prima puntata - la docu-serie "Donne di Calabria". Una co-produzione Calabria Film Commission e Anele, da un’idea di Giovanni Minoli. Un’inedita narrazione al femminile in 6 puntate da 50 minuti, che racconta le storie di sei donne calabresi che nel Novecento hanno segnato la storia civile, politica e intellettuale dell’Italia, raccontate da sei attrici.

Nella prima puntata, diretta da Mario Vitale, sullo sfondo del lungomare di Scilla e quello di Reggio Calabria, Eleonora Giovanardi ripercorre la vita della giornalista e scrittrice Adele Cambria (Reggio Calabria, 1931 - Roma, 2015), figura centrale nell’epoca pre e post sessantotto, sostenitrice del movimento femminista sin dai suoi albori. La serie prosegue con Camilla Tagliaferri, Tea Falco, Rocìo Muñoz Morales, Marianna Fontana e Margareth Madè, chiamate a raccontare Giuditta Levato, Rita Pisano, Caterina Tufarelli Palumbo, Clelia Romano Pellicano e Jole Giugni Lattari.

Eleonora Giovanardi, quello del docu-film per la televisione è un genere che affronta per la prima volta?

"È per me un’esperienza nuova e molto interessante, che mi ha permesso di conoscere e avvicinarmi ad Adele Cambria, una grande intellettuale: amica di Dacia Maraini con la quale ha condiviso progetti, e di Pier Paolo Pasolini, partecipando anche come attrice ad alcuni suoi film".

Come racconta la vita di questa donna?

"Io non interpreto Adele, ma la racconto attraverso i luoghi della sua Calabria. Mi metto sulle orme di Adele, accompagnata da una ‘guida’. Lei era una giornalista ed era solita dire "vado a vedere": una frase che ben rappresenta il suo modo di essere. E che in qualche modo anche io seguo per raccontare la sua storia. A corredo della narrazione ci sono anche immagini e filmati di repertorio, oltre a interviste a chi l’ha conosciuta".

A che cosa sta lavorando ora?

"A due spettacoli teatrali. ’L’estinzione della razza umana’ scritto e diretto da Emanuele Aldrovandi – anche lui reggiano – che ha debuttato a Torino e che il 16 e 17 dicembre prossimi arriverà al teatro Asioli di Correggio. E ’Il giardino dei ciliegi’ di Anton Cechov, con la regia di Rosario Lisma, che debutterà nella prossima stagione. Sto aspettando poi che escano nelle sale tre film che ho girato negli scorsi mesi, tra cui uno - ’Evelyne tra le nuvole’ - proprio nella nostra provincia, ai piedi della Pietra di Bismantova".