
Il progetto di Reggio Children ed Emergency svolto durante l’anno di scuola. Sarà raccontato durante il Festival, in programma in città dal 5 al 7 settembre .
A Sesto Fiorentino, all’Istituto comprensivo Gino Strada, è nato “La Grande Utopia”, un progetto pilota promosso da Emergency e Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi. L’iniziativa ha coinvolto bambini e ragazzi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria in laboratori e attività creative per riflettere su guerra, conflitti e strategie di pace, partendo dalla vita quotidiana e dai loro stessi linguaggi espressivi.
Nel corso dell’anno scolastico appena concluso, il progetto ha messo in dialogo la visione di Emergency sull’abolizione della guerra con l’approccio pedagogico di Reggio, che riconosce nei più piccoli la capacità di esplorare e costruire senso attraverso le relazioni.
A settembre, i pensieri e le opere grafiche dei giovani partecipanti diventeranno manifesti affissi negli spazi pubblici di Sesto Fiorentino, rendendo visibile il loro impegno per la pace. Inoltre, due librerie e una biblioteca della città ospiteranno una bibliografia tematica per letture su pace e nonviolenza, rivolta a insegnanti, adulti e ragazzi.
La documentazione del percorso sarà messa a disposizione di altre scuole, in particolare quelle intitolate a Gino Strada, come strumento per replicare l’esperienza nel prossimo anno scolastico.
Il progetto sarà raccontato durante il Festival di Emergency, in programma dal 5 al 7 settembre a Reggio Emilia. "Fin dalla prima infanzia si può parlare di conflitto e pace – ha dichiarato Simonetta Gola, direttrice Comunicazione di Emergency – costruendo una cultura di convivenza".
Per Cristian Fabbi, direttore generale di Fondazione Reggio Children, "bambini e bambine, ricercatori di senso, sperimentano la possibilità della pace nelle relazioni con l’altro". Il dirigente scolastico Domenico Rodolfo Sarli sottolinea: "Crediamo in una scuola come promotrice di cambiamento, dove ogni individuo è generatore di trasformazione per la comunità".