La Lega al sindaco: "È ora di svegliarsi"

"Sulle accuse rivolte dal sindaco di Cavriago, Francesca Bedogni, alla proposta di legge ’Allontanamenti zero’, presentata dal Gruppo regionale Lega, diciamo che arriva sempre il momento del risveglio a riproporre la realtà per quello che è – scrivono Gabriele Delmonte e Maura Catellani, consiglieri regionali Lega Salvini Premier –. A fronte del mondo incantato del sistema dei servizi sociali dipinto dal sindaco di Cavriago sul nostro territorio regionale assistiamo a un numero abnorme di minori allontanati alle famiglie di origine. Il progetto di legge nasce dalla necessità di ristabilire un giusto equilibrio negli affidi in quanto, nonostante la legge nazionale 1841983 stabilisca che il minore debba essere prioritariamente aiutato nell’ambito della famiglia di origine e solo in casi eccezionali vi sia la necessità dell’allontanamento, quella che dovrebbe essere l’eccezione, in Emilia-Romagna è diventata la regola".

"Con la nostra proposta ribadiamo di non essere contro i servizi sociali quanto che essi debbano essere controllati, disciplinati e più trasparenti. Si consideri che negli ultimi quattro anni in Emilia-Romagna sono circa 3.000 i bambini allontanati dalle famiglie. Dati forniti dalla Regione la quale, invece, “non sa quanti siano stati i rientri in famiglia e quanto sia stato speso per sostenere le famiglie” e mantenere così i bambini all’interno del nucleo d’origine”".

"E’ da queste criticità che prende le mosse il nostro Progetto di legge, che considera l’allontanamento del minore dalla famiglia di origine come “l’eccezione”. Prima di arrivare ad allontanare un bambino e affidarlo a un’altra famiglia, a meno che non ci sia una disposizione del giudice, la nostra proposta di legge prevede che sia affidato nella propria rete familiare, fino al quarto grado di parentela. Solo dopo si può optare per un affidamento extra-familiare. Per consentire ai minori una crescita armonica all’interno della propria famiglia, scongiurando un altro ‘affaire Bibbiano’, riteniamo che l’approdo in comunità dovrebbe essere l’ultima spiaggia".