"La Lega ha pagato i mesi al governo Qui ripartiremo da diga e Silk-Faw"

In città il Carroccio si ferma al 7,5%, cannibalizzato da Fratelli d’Italia. Il capogruppo Melato: "Sulla segreteria una riflessione ci vuole. La cosa più importante è valorizzare la base"

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La vittoria del centrodestra alle elezioni non è stata abbastanza schiacciante da far passare inosservato il tracollo del consenso verso la Lega. La coalizione trainata da Fratelli d’Italia gira attorno al 44% in Italia, sia alla Camera che al Senato, contro l’8,7% della Lega; la riflessione in Emilia-Romagna è uguale (38,9% e 7,5%), fino al singolo comune di Reggio dove al 33,6% della coalizione alla Camera e il 36,3% al Senato corrisponde un 7% e 7,5% della Lega.

Matteo Melato, in qualità di capogruppo Lega, come commenta questo esito?

"La prima soddisfazione nasce dall’avere un governo di centrodestra in chiara maggioranza politica per cinque anni, con la Lega come secondo partito. Un governo pronto a mettersi al lavoro subito per dare risposte concrete in materia di sicurezza ed economia. Siamo di fronte ad un autunno e inverno che si profilano molto difficili, soprattutto per il caro energia".

Quanto ai singoli risultati della Lega?

"L’auspicio era quello di arrivare a percentuali maggiori, ma paghiamo le scelte fatte negli ultimi mesi, e mi riferisco principalmente alla scelta di stare al governo con Draghi. Cosa che ha avuto risvolti non soddisfacenti, per quanto la Lega si sia impegnata e sia riuscita a incidere su determinate politiche. Lavoreremo su quelli che possano essere stati i nostri errori; come è stata premiata negli anni la Lega oggi lo è Fratelli d’Italia, che comunque sia sono alleati".

Su quali livelli, parliamo ora a livello locale, è bene attivarsi subito?

"Da un punto di vista infrastrutturale sulla diga di Vetto, opera che non può più aspettare. Intendiamo inoltre avere risposte concrete sul tema Silk Faw, perché ciò che è stato promesso andrà a stravolgere il nostro territorio, e con un governo di centrodestra potremo ottenere elementi in più per sapere se si tratta di un bluff o no. In generale è il momento di programmare il lavoro per poter offrire un’alternativa valida in tutti i territori, in vista anche delle amministrative nel 2024".

La posizione di Salvini, riguardo la segreteria nazionale ma anche il suo ruolo nel governo, è a rischio. Perderlo come punto di riferimento secondo lei sarebbe un danno, o un’occasione per ingranare una marcia diversa come partito?

"Per quanto riguarda la segreteria nazionale credo che un momento di confronto ci debba essere, già c’è stato se guardiamo al consiglio federale, ma occorre sicuramente dare occhio e ascolto in più alla base. Salvini questo lo sa e dovrà essere prioritario per la segreteria della Lega, parlo anche a livello regionale, così da rinsaldare le fila e fissare i nostri obiettivi politici".

g.ben.