La lezione di monsignor Ghirelli "Una nuova visione dell’arte"

Sarà un ritorno a Reggio per monsignor Tiziano Ghirelli, dopo un anno di lavoro a Roma come canonico della basilica di San Pietro. Stasera alle 21 il don sarà alla Ghiara per tenere una conferenza dal titolo ‘Pedagogia dell’arte. Dalla basilica della Ghiara alla Basilica di San Pietro in Vaticano’. "Impegnato ad accompagnare in visita alla basilica petrina diversi gruppi, monsignor Ghirelli racconterà la poesia dei testi biblici dipinti, rappresentati tra pittura, musica, danza e architettura – spiega l’architetto Paolo Bedogni, che modererà la serata e farà una breve introduzione -. Ci farà cogliere la profondità dell’opera d’arte ispirata, attraverso il suo prezioso repertorio di immagini, proiettate su grande schermo".

Ghirelli, chiamato un anno fa da Papa Francesco in prospettiva del Giubileo 2025, ci racconterà di questa nuova visione affinché la basilica petrina non sia solo un ‘museo’ pieno di opere d’arte ma anche un santuario dove vivere ognuno la propria fede. "Già sono note le esperienze di video mapping con i capolavori di Raffaello, Perugino e Guido Reni animati, così come la riprogettazione della cattedrale di Notre Dame a Parigi dopo l’incendio del 2019 – riprende Bedogni -. La serata sarà quindi un’esperienza di vera e propria pedagogia dell’arte, nello spazio reale della basilica per sconfinare in altri ambiti, come ad esempio la musica, attraverso un gruppo di musicisti di varie nazionalità. Ricordare i giorni del miracolo significa fare memoria dello sforzo compiuto dalla comunità reggiana che, fra Cinque e Seicento, ha coinvolto studiosi, architetti, pittori, scultori e musicisti per il progetto della basilica dedicata alla Madonna della Ghiara. Ci interessa sottolineare che questa con i suoi archivi, la biblioteca e il museo rappresenta uno scrigno prezioso per tutti, e il suo cantiere ha costituito il riferimento di irradiazione nell’arte e nel costume, istruendo tutta la vita sociale".

La serata sarà quindi occasione per riunire tanti reggiani amici delle arti e dell’opera cosmica, chiamati a essere protagonisti di una creazione infinita.

Lara Maria Ferrari