MATTEO BARCA
Cronaca

La lingua dei segni per integrare bambini che vengono da Paesi diversi

SCANDIANO (Reggio Emilia) Un progetto di educazione nei nidi attraverso la lingua italiana dei segni (Lis). E non perché ci siano...

SCANDIANO (Reggio Emilia) Un progetto di educazione nei nidi attraverso la lingua italiana dei segni (Lis). E non perché ci siano...

SCANDIANO (Reggio Emilia) Un progetto di educazione nei nidi attraverso la lingua italiana dei segni (Lis). E non perché ci siano...

SCANDIANO (Reggio Emilia)Un progetto di educazione nei nidi attraverso la lingua italiana dei segni (Lis). E non perché ci siano dei bambini sordomuti, ma come strumento di integrazione e comprensione tra chi, italiano o straniero, parla lingue diverse. A Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, la lingua dei segni è entrata nei nidi e nelle scuole dell’infanzia. Il personale del nido comunale Girasole da due anni ha avviato un innovativo progetto di introduzione della Lis come strumento di comunicazione, inclusione e crescita relazionale per bimbi da 0 a 6 anni. L’educatrice Erika Frigieri, dopo aver osservato l’uso sistematico della lingua dei segni nelle scuole svedesi, aveva proposto di sperimentare qualcosa di simile a Scandiano. Nel 2023 ha preso il via un percorso che si è rivelato efficace. I piccoli hanno iniziato a utilizzare i segni per esprimere bisogni quotidiani, emozioni e concetti legati alla routine come il cibo, l’igiene, la famiglia. Nell’anno educativo 2024-2025, la sperimentazione si è estesa alla scuola dell’infanzia Gianni Rodari, dove un’ausiliaria non udente è diventata maestra di Lis. La Lis viene inserita nei momenti chiave della giornata (l’assemblea, i pasti, letture, canzoni) affiancando la lingua italiana e in alcuni casi anche l’inglese in un’esperienza di bilinguismo precoce.

Matteo Barca