SETTIMO BAISI
Cronaca

La montagna rende omaggio al suo Generale

Chiesa gremita a Felina per l’addio a Nicola Zanelli. La moglie trova la forza di ringraziare tutti "senza piangere, come gli avevo promesso"

Gli incursori del 9° s. alutano il loro ex comandante. Sotto, la teca con le decorazioni e i brevetti

Gli incursori del 9° s. alutano il loro ex comandante. Sotto, la teca con le decorazioni e i brevetti

Una marea di gente silenziosa e commossa ha letteralmente assediato ieri pomeriggio la chiesa parrocchiale di Felina, persone giunte da ogni parte per un ultimo saluto al Generale Nicola Zanelli, per unirsi nel dolore ai familiari durante la celebrazione del funerale: la moglie Romana, i figli Raffaele, Gabriella, Francesco e Veronica, il padre Amos, la sorella Barbara. Tutta la montagna ha reso omaggio al suo Generale, reduce da tante missioni sui fronti caldi del mondo e deceduto per grave malattia alla vigilia del suo 62esimo compleanno.

Nato a Castelnovo Monti nel 1963 e cresciuto nella frazione di Felina, Nicola Zanelli era una figura tra le più influenti del nostro Esercito in ambito Nato. Nel pubblico ci sono, schierati, i paracadutisti in servizio che hanno marciato e rischiato con lui: gli incursori del 9° Col Moschin, con il loro basco grigioverde. Ma ci sono anche le tute verdi del Consubin della nostra Marina, altra componente importante delle forze speciali. Ci sono colonnelli e generali, non solo della grande famiglia della Brigata Folgore. E poi i paracadutisti in congedo con i loro labari e il basco amaranto. Erano presenti anche diversi sindaci dell’Appennino reggiano con la fascia tricolore. Il sindaco di Castelnovo Monti e presidente dell’Unione Comuni, Emanuele Ferrari, ha espresso con un messaggio il profondo cordoglio della comunità di Castelnovo Monti e dell’Appennino.

"Il Generale Zanelli è stato un grande servitore dello Stato, che ha interpretato sempre al meglio i valori della Costituzione, ha operato in quadri di conflitto estremamente delicati e lo ha fatto, come ci hanno testimoniato molti suoi commilitoni, sempre con attenzione e massimo rispetto dei valori civili e umani. Rinnoviamo la vicinanza nostra e di tutta la comunità alla sua famiglia".

Diversi sono stati i ricordi di colleghi del Generale Zanelli, tra cui quello del paracadutista in congedo Tizano Bertacchi, che ha letto il messaggio del Generale Bruno Loi diretto alla vedova Zanelli e in parte anticipato sull’edizione di ieri del Carlino: "Ricordo con piacere di aver conosciuto Nicola in Somalia nel 1993 – ha detto –. Era già molto in gamba, allora e ha continuato a esserlo nel prosieguo della sua brillante carriera. La notizia della sua scomparsa improvvisa mi ha profondamente turbato. Posso solo immaginare quanto sia doloroso il distacco dal compagno di un’intera vita, per lei e la perdita del riferimento forte e sicuro per i suoi figli. Non ci sono parole capaci di consolarvi, solo Il ricordo dei bei momenti vissuti insieme e il conforto della nostra Fede, che ci promette una nuova vita al di là della morte, potranno trasformare il vostro grande dolore in un dolce struggimento che vi ridarà la serenità".

In una teca, dietro il feretro, i brevetti e le medaglie di una vita in prima linea: la sintesi del servizio reso con coraggio alla Nazione. La moglie Romana ha trovato la forza per ringraziare tutti, "senza piangere – ha detto – perché Nicola mi aveva chiesto di non piangere e io glielo avevo promesso".

Settimo Baisi