"La nostra città è sempre stata dalla parte giusta della storia"

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Ieri mattina la manifestazione in occasione del 25 aprile ha ritrovato la solennità e la partecipazione di cui, negli ultimi anni, era rimasta priva a causa del Covid. Dopo un momento di raccoglimento davanti ai tre monumenti dedicati ai caduti (in foto), sul palco è stato il sindaco di Reggio, Luca Vecchi, a prendere la parola per primo: "Due anni fa ci siamo trovati costretti a celebrare la Liberazione in una città vuota – ha ricordato –. Portiamo con noi le fatiche e i segni lasciati dalla pandemia: un contesto che ci ha messo a confronto con un’idea di libertà fortemente connessa a quella di comunità. A quella emergenza, poi, ne è seguita subito un’altra, con il conflitto tra Russia e Ucraina".

"La scelta fatta da Putin – ha aggiunto – è drammatica e disumana. Non abbiamo alcun diritto però, di dire al popolo ucraino come si fa la resistenza: anche in armi, va rispettata e sostenuta". "Reggio ha sempre saputo stare dalla parte giusta della storia – ha concluso –. Ha sempre avuto la capacità di rimanere nella contemporaneità, senza perdere mai di vista i diritti umani. Accogliamo i valori della Resistenza con la stessa lucidità e portiamone con fiducia il testimone".

"Oggi il lungo periodo di pace da cui veniamo è messo in serio pericolo – ha detto il presidente Anpi Reggio, Ermete Fiaccadori –. I nazionalismi e la corsa al riarmo stanno tornando in modo preoccupante: serve ora più che mai una puntuale legislazione contro i reati e comportamenti di stampo nazista e fascista". Anche in questo caso è stata pronunciata una "ferma condanna all’invasione dell’Ucraina – ha aggiunto Fiaccadori –. Serve immediatamente il cessate il fuoco e la costituzione di un tavolo diplomatico che porti a un dialogo serio".

g.ben.