
Sullo sfondo la torre dell’orologio
Il cantiere della torre dell’orologio a Rubiera sta ormai volgendo al termine. In questi giorni ci sono buone notizie per la comunità rubierese. "Nell’ultima giunta – annuncia il sindaco Emanuele Cavallaro – abbiamo approvato il patto di rigenerazione urbana con la Regione Emilia-Romagna. E’ un passaggio che sigla ufficialmente l’accesso a un finanziamento da 700mila euro da parte della Regione stessa per il recupero e la rifunzionalizzazione della torre, una dei simboli del paese, rimasta inutilizzata per diversi decenni".
Confermati gli utilizzi degli spazi recuperati. "La torre – sottolinea il primo cittadino – sarà la nuova sede del polo sociale di Rubiera: lì ci saranno gli uffici delle assistenti sociali con ambienti adeguati sia dal punto di vista della privacy che dell’accessibilità. La vecchia e ripida scala dell’ex biblioteca è infatti stata abbattuta a favore di un nuovo blocco in acciaio e vetro comprendente anche l’ascensore". Al piano terra, invece, ci sarà uno spazio dedicato ai giovani.
"Abbiamo pensato – dice Cavallaro – a un luogo dove potersi ritrovare, studiare, fare attività proprio nel cuore del centro, pronti ad ascoltare anche quelle che possono essere direttamente le idee dei ragazzi sul suo utilizzo attraverso un processo partecipativo".
I lavori sono ormai terminati. "Contiamo – osserva il sindaco – di restituire la torre ai rubieresi entro il prossimo mese di giugno. Ora sono in corso i lavori finali all’interno; poi ci sarà da attendere gli arredi e il trasloco, ma manca davvero poco".
Un cantiere tutt’altro che semplice quello di questo recupero. Si tratta di lavori di rifunzionalizzazione che si sono svolti su un edificio che, naturalmente, è di valore storico artistico con oltre seicento anni di storia che è vincolato.
"Si è dunque dovuto precedere – ricorda Cavallaro – passo dopo passo, anche trovando diverse sorprese: materiali da bonificare, solai da rifare completamente. Il risultato però vale l’attesa. Inoltre, nel frattempo, la domanda che appunto avevamo presentato in Regione sul bando della rigenerazione urbana è stata finanziata dopo che chi era davanti a noi in graduatoria non è riuscito a portare avanti i propri interventi. Questo significa che, sul milione e 200mila euro complessivi dell’operazione, 700mila euro arriveranno proprio dalla Regione. Un giusto riconoscimento, credo, per un intervento la cui utilità e bellezza è sotto gli occhi di tutti". Matteo Barca