
Secondo. i piani, sarà questo l’aspetto definitivo del Museo della Resistenza e della Casa del Volontariato
Ex "Cantinone", procede l’iter di rigenerazione urbana dell’area di via Paganini dove verrà realizzato tra l’altro il Museo della Resistenza e la Casa del Volontariato.
L’intervento è all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per giovedì 6, alle ore 19, in modalità videoconferenza.
Anche gli Uffici tecnici comunali in questo periodo si stanno occupando del progetto, istruendo pratiche come quella di analisi della struttura sismica. Il progetto - realizzato interamente dai tecnici del Comune, tra cui l’architetto Ana Maria De Balbin Pacios - nasce nella prima giunta Palù, quando si iscrisse il progetto ad un bando con la richiesta di fondi per il recupero del complesso edilizio, che è di interesse storico in quanto risale ai primi del Novecento, situato tra l’altro in una zona strategica situata tra il centro e il Canale Ducale con la sua bella passeggiata. La spesa calcolata per le opere è di circa 1 milione di euro.
Lo scorso 28 novembre è stato affidato allo Studio Gasparini di Reggio l’incarico di redigere la progettazione esecutiva.
Il "Cantinone" è un insediamento produttivo nato nel 1880, quando Augusto Salsi con alcuni soci vi costruì una delle prime industrie del territorio (produceva mattoni e tegole).
Nel 1920 la fornace cessò l’attività (è rimasta la ciminiera) e viene inaugurato l’Enopolio. Qui nell’aprile 1945 i soldati americani istituirono una loro caserma; ha qui la decisione di allestirvi un Museo civico che possa valorizzare il patrimonio documentale locale - foto, materiali, scritti ecc - insieme ad Anpi, che tra Canossa e San Polo conta centinaia di iscritti. In seguito l’edificio fu utilizzato anche come scuola.
Secondo il progetto, nella palazzina principale di due piani troveranno sede, al piano terra, gli uffici delle associazioni e un salone/aula corsi a disposizione anche del Servizio culturale comunale. Il museo troverebbe spazio al primo piano con l’esposizione permanente dei materiali relativi alla Resistenza.
L’Auser, aveva spiegato il sindaco Franco Palù, sarà il gestore della struttura e sotto la ciminiera dovrebbe allestire un laboratorio del riuso.