MARIAGIUSEPPINA BO
Cronaca

La pentola per i poveri la compra il Lions Albinea

La mensa dei frati cappuccini ogni giorno prepara pasti e pacchi viveri. Ma mancava un cuocipasta industriale: si attiva il club Ludovico Ariosto.

La presidente Anna Paglia consegna l’assegno a padre Davide Saccò

La presidente Anna Paglia consegna l’assegno a padre Davide Saccò

I frati cappuccini avevano bisogno di una nuova, grande pentola. E il Lions Club Albinea Ludovico Ariosto ha permesso l’acquisto.

Nel cuore di Reggio, nel convento dei frati Cappuccini, in via Ferrari Bonini, ogni giorno si compie un’opera di grande carità. I padri e 40 volontari preparano cibi che distribuiscono la sera dalle 17 alle 17.30, in vaschette sigillate a chi più ne ha bisogno: dalle 70 alle 90 le persone servite.

Davide Saccò, il guardiano del convento, dice: "Un pasto viene donato senza chiedere nulla. Offriamo un primo, un secondo, contorno, frutta e dolce". Per metà gli utenti sono nordafricani, un quarto dell’Est Europa, un quarto italiani. Gente di tutte le età, chi è senzatetto, chi soffre di dipendenze e chi è senza lavoro e cibo.

Ma c’era una nuova, grande necessità: un cuocipasta elevato, una pentola per grandi quantità di cibo. Il costo, circa tremila euro, era un ostacolo.

La Provvidenza si manifesta attraverso mani generose.

Così il Club Lions Albinea Ludovico Ariosto si è fatto carico del bisogno, per impulso della presidente Anna Paglia e, con un service di beneficenza, ha donato 1.500 euro, metà del costo della pentola. In aggiunta i Lions hanno organizzato un concerto benefico, raccogliendo altri soldi arrivando intorno ai 2000 euro. La presidente del Lions Club, Anna Paglia, ha consegnato con orgoglio e fiducia il denaro a padre Davide Saccò : "Siamo felici di poter contribuire a un’opera così essenziale. Vedere la gioia nei volti di chi riceve un pasto ripaga ogni nostro sforzo".

Così, grazie a loro, l’importante cuocipasta diventa realtà, permettendo ai volontari di preparare pasti per molti.

Padre Davide Saccò aggiunge: "Ogni quindici giorni, il lunedì mattina, si radunano donne qui da noi, donne dell’Est e nordafricane, per ricevere un sacchetto di viveri per la settimana. Contiene passata di pomodoro, pasta, riso, latte, legumi, tonno, scatolame vario, prodotti per 70 famiglie per la settimana. Chiediamo l’Isee solo per la composizione familiare e non distribuire due sacchetti alla stessa famiglia".

Padre Saccò ricorda: "L’approvvigionamento dei viveri è sostenuto in parte dal Comune il resto da benefattori privati".

C’è un piccolo rammarico: la mancanza, davanti al convento, di contenitori appositi per la raccolta dei rifiuti. Il risultato e che spesso le vaschette vuote vengano buttate per terra, raccolte poi dai volontari.

Ma c’è anche un rammarico maggiore: la mensa dei Cappuccini fra poco chiude. Riaprirà in ottobre perchè mancano i volontari per far fronte al periodo estivo.

Mariagiuseppina Bo