ANTONIO LECCI
Cronaca

La "prima" messa di don Francesco

Il neo sacerdote ha celebrato l’eucarestia nel suo paese, davanti a numerosi fedeli che hanno gremito la cattedrale.

Il neo sacerdote ha celebrato l’eucarestia nel suo paese, davanti a numerosi fedeli che hanno gremito la cattedrale.

Il neo sacerdote ha celebrato l’eucarestia nel suo paese, davanti a numerosi fedeli che hanno gremito la cattedrale.

Dopo la messa solenne di sabato sera per l’ordinazione sacerdotale, in duomo a Reggio, don Francesco Bazzoni domenica ha celebrato la sua prima messa "a casa", nella sua Guastalla, davanti a numerosi fedeli che hanno gremito la Cattedrale di piazza Mazzini. Don Francesco, 34 anni, alla fine è stato salutato dal parroco, don Nildo Rossi: "Abbiamo ancora il cuore colmo di gioia e di emozione per la bella celebrazione di sabato sera in cattedrale con il nostro vescovo. Possiamo dire emozione e gioia culminata con questa bella celebrazione della prima messa, in questo duomo, dove per te possiamo dire che tutto è nato – ha detto rivolto al neo sacerdote – anche se sei stato battezzato al santuario della Beata Vergine della Porta. Un’emozione visibile sui volti dei presenti, dei familiari, dei parenti, degli amici e di tutti i ministrandi, che con cura negli anni hai animato. E poi i diaconi e noi tuoi confratelli nel ministero. È tangibile l’emozione e la gioia per un figlio che dice si al Signore e che non ha nulla da perdere. Perché non è un sì solitario. Carissimo don Francesco, bentornato a casa e bentornato da prete… "

Il giovane sacerdote ha poi ricevuto in dono l’icona del Concilio degli Apostoli. Don Francesco ha poi ringraziato coloro che lo hanno accompagnato in questo percorso, alla presenza dei genitori Carlo e Maria, comprensibilmente emozionati. Un grazie particolare è stato rivolto a monsignor Francesco Marmiroli, "un esempio enorme anche per i seminaristi". Infine, di fronte alla lunga durata della celebrazione, don Francesco ha voluto scherzare: "Da bambino, quando c’era da scegliere a quale messa andare la domenica, si pensava che quella del duomo era… la più lunga. Vedo che nulla è cambiato…".

La festa si è poi spostata nei locali dell’oratorio parrocchiale di Pieve per un rinfresco in compagnia. Don Bazzoni ha operato al centro d’ascolto della Caritas, all’Hospice a Montericco di Albinea, in carcere a Reggio, nelle parrocchie di San Polo e Canossa, oltre che a Poviglio, al fianco di don Alberto Nicelli, già parroco proprio a Guastalla.

Antonio Lecci