Lunedì a Bologna toccherà al Tribunale del Riesame pronunciarsi sul ricorso contro la scarcerazione dei tre indagati, presentato dal sostituto procuratore Piera Cristina Giannusa, titolare del fascicolo d’inchiesta sul ‘giallo di Toano’. La pm aveva impugnato la decisione – sancita dal gip Dario De Luca, il 16 maggio scorso nell’udienza di convalida – di rimettere in libertà la vedova Marta Ghilardini (difesa da Rita Gliglioli, nella foto a fianco), la figlia Silvia Pedrazzini e il genero Riccardo Guida, dopo quattro giorni trascorsi in cella per fermo giudiziario emesso all’indomani del ritrovamento del corpo di Giuseppe nel pozzo vicino all’abitazione. Il ricorso della Procura è stato depositato (nel rispetto dei termini di scadenza dopo la decisione del gip, ossìa entro dieci giorni da questa) precedentemente alle ultime dichiarazioni spontanee rese dalla Ghilardini, la quale avrebbe fatto accuse nei confronti di figlia e genero, raccontando che il marito sarebbe morto per cause naturali. Il pm dunque chiederà nuovamente l’arresto e la misura cautelare in carcere per i tre.
dan. p.
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