
La presidente Francesca Baldi ieri in un convegno: "Parte un dialogo con autorità e associazioni per capire come andare avanti" .
"Vogliamo dare un contributo di diffusione della cultura della legalità nell’area delle ex Reggiane che è già stata riqualificata e vede la presenza di imprese e Ordini professionali. Secondo noi ha bisogno di un progetto in termini di legalità, formazione e cultura, con l’aiuto di altri soggetti che potrebbero contribuire". È la proposta lanciata dall’avvocato Francesca Baldi, presidente della Fondazione Giustizia, realtà nata nel 2013 sotto la presidenza dall’avvocato Giulio Terzi, che racchiude diversi soggetti, "cioè l’Ordine degli avvocati e quello dei commercialisti, il Comune, la Provincia, l’Università e la Camera di commercio": "Istituzioni che hanno creduto nel costruire un’associazione che supportasse le esigenze del territorio in tema di giustizia, diffusione della cultura della legalità e che ascoltasse le necessità del territorio in questi ambiti e supportasse specifiche iniziative".
Durante un incontro che si è tenuto ieri mattina in tribunale, affiancata dalla vicepresidente e commercialista Paola Pizzetti, Baldi ha annunciato che il nuovo progetto nell’area ex Reggiane si avvierà a partire da un dialogo "con autorità e associazioni già presenti all’interno del Parco innovazione per capire cosa possiamo realizzare". Ad esempio "organizzare eventi o introdurre un servizio di guardania in una zona che è stata riqualificata, ma che ha ancora incertezze in termini di sicurezza. Dobbiamo parlarne con chi risiede nel Parco innovazione, con chi ci può dire quali sono le reali necessità e soprattutto com le autorità".
Intanto è arrivato un primo e importante parere positivo: "In chiusura di quest’incontro il prefetto mi ha detto che il progetto è bellissimo e che l’istituzione ci vuole essere". Nel frattempo il progetto fondamentale che Fondazione Giustizia porta avanti è il supporto al tribunale e alla prefettura attraverso volontari dell’Auser reggiana, ieri rappresentata al tavolo da Vera Romiti, per l’aiuto alle cancellerie o all’ufficio amministrativo della Prefettura. Fondazione Giustizia copre il costo della polizza assicurativa e delle spese di viaggio per i volontari. Auser ha fatto una convenzione col tribunale e prefettura: "Si garantisce che siano sempre gli stessi, con un arco di impegno massimo di tre giorni alla settimana, per dare continuità alla loro opera e non disperdere il loro patrimonio conoscitivo".
Parole di ringraziamento per l’opera dei volontari sono state spese dalla presidente del tribunale Cristina Beretti; al palazzo di giustizia opera anche un dipendente della Fondazione che lavora agli archivi e alle cancellerie. Apprezzamento espresso anche dal prefetto Maria Rita Cocciufa, nella cui istituzione operano cinque volontari Auser: "Stanno operando in uffici con notevoli carenze di personale. È una grande dimostrazione di supporto verso le sostituzioni". Per Baldi "è uma bella squadra che sta lavorando molto bene". La Fondazione ha anche promosso convegni su diritti del cittadino, dell’immigrazione, gestione dei conflitti e mediazioni. Dalla compagine è uscito il Collegio notarile, "senza motivarlo", è stato detto ieri nell’incontro. Oltre al contributo dato dal Comune - per il quale quest’anno è entrato il sindaco Marco Massari - da 10mila euro, il più importante, gli altri sono da 5-6mila a cui si aggiungono integrazioni. "Abbiamo convocato questo tavolo di lavoro - spiega Baldi- perché vogliamo allargare la compagine dei soci della Fondazione: tanti altri enti territoriali potrebbero contribuire".
Alessandra Codeluppi