GIUSEPPE MAROTTA
Cronaca

La provincia in rosa: "Evviva il Giro d’Italia". Due giorni di festa

Ieri il passaggio della carovana per tutto il territorio reggiano. Striscioni, scolaresche, entusiasmo e la magia di un rito senza età.

Ieri il passaggio della carovana per tutto il territorio reggiano. Striscioni, scolaresche, entusiasmo e la magia di un rito senza età.

Ieri il passaggio della carovana per tutto il territorio reggiano. Striscioni, scolaresche, entusiasmo e la magia di un rito senza età.

Un vestito rosa ha avvolto le strade della nostra provincia per due giorni: potremmo riassumere così le giornate di mercoledì e giovedì. Due giorni fa il culmine con l’arrivo dell’11ª tappa del Giro d’Italia a Castelnovo Monti, un evento che rimarrà nella storia dell’appennino e non solo.

Anche ieri tantissime località toccate dalla carovana rosa nella tappa Modena-Viadana: Castellarano, Roteglia, Baiso, Carpineti, Felina, Casina, poi la Val d’Enza, poi direzione Brescello per concludere nel mantovano con la vittoria dell’olandese Kooij nello sprint finale (rimane in rosa Del Toro). Un’occasione preziosa per il territorio, con riprese televisive che hanno fatto scoprire a chi non li conoscesse non solo la maestosa Pietra di Bismantova, ma anche il Castello di Sarzano o quello di Bianello. La gente ha salutato in modi diversi il Giro: chi ha attaccato palloncini alla propria attività, e chi un semplice pezzo di stoffa rosa sul balcone di casa.

Prendiamo Casina, per esempio: tra biciclette, palloncini, lo striscione "Evviva il Giro d’Italia" e i cartelloni della scuola materna, tra le più colorate c’era la Casa Cantoniera del paese, che si è anche organizzata con gnocco fritto per l’occasione, richiamando diverse persone.

Tante attività del centro hanno messo il vestito rosa per un giorno, come la farmacia. Nel tratto che portava dal centro alla salita del Castello di Sarzano ecco un grido di gioia senza giri di parole di ‘E-Bike Casina’: "W il giro".

Nella collinetta proprio all’inizio della salita un eloquente e simpatico "Dag a drè". Dubitiamo che la maggior parte degli atleti abbia capito l’invito, ma l’intento è stato sicuramente lodevole in pieno spirito del Giro e del supporto che la gente dà ai protagonisti dai lati delle strade, animati come non mai. Sì, perché le scuola materna e le elementari di Casina hanno portato tanti bambini a vivere la magia del Giro: i più piccolini alla Cantoniera ad accompagnare con espressioni di stupore l’arrivo del gruppone nel proprio paese, e i più grandicelli sotto al Castello di Sarzano a dare la carica prima della salita. Presente alla Cantoniera anche la squadra di volley femminile (under 14) delle ’Ali di Camilla’ di Casina, tutte in rosa in perfetto abbinamento col Giro.

Sono le 15.17 quando i tre in fuga (Epis, Pietrobon e Tarozzi) arrivano in centro. "Eccoli, eccoli!": l’attesa ha la sua valvola di sfogo con urla e applausi. Altri due minuti e arriva il gruppone con più di cento ciclisti: estasi totale, spuntano anche bandiere della Reggiana sventolate con orgoglio. Anche un comune così piccolo per qualche ora può sentirsi al centro del mondo. Poi la folla si dirada rapidamente, ma con gli occhi sui cellulari. Sono decine e decine, infatti, i video e le foto scattate per un evento che non ha età.