FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

"La Reggio-Ciano va trasformata in tranvia, non servono grandi opere inutili"

Il Comitato per la Mobilità . Sostenibile boccia l’ipotesi. dell’interramento dei binari.

Il Comitato per la Mobilità . Sostenibile boccia l’ipotesi. dell’interramento dei binari.

Il Comitato per la Mobilità . Sostenibile boccia l’ipotesi. dell’interramento dei binari.

"Sulla Reggio-Ciano si torni a parlare di tranvia, non di grandi opere inutili". È l’appello del Comitato per la Mobilità Sostenibile che si occupa prevalentemente della linea ferroviaria della Val d’Enza. Il gruppo intende rinfrescare la memoria alla politica che, in concomitanza delle elezioni amministrative dello scorso anno, aveva abbracciato l’idea di promuovere uno studio di fattibilità: "Se c’è uno studio che andrebbe richiesto con forza alla Regione - sottolineano - sarebbe quello della trasformazione della ferrovia in tranvia, come peraltro auspicato pubblicamente, con un comunicato datato 21 maggio 2024, dai sindaci della Val D’Enza e dall’assessora del Comune di Reggio Bonvicini, a cui però non è ancora seguito nulla di concreto".

Lo spunto dell’intervento sono le recenti dichiarazioni dei consiglieri provinciali Giuseppe Pagliani e Alberto Bizzocchi (gruppo di minoranza "Terre Reggiane") riguardanti la richiesta alla Regione di uno studio sul possibile interramento della ferrovia in corrispondenza del passaggio a livello di Barco.

Il Comitato concorda sul fatto che l’intersezione dopo l’introduzione del sistema di sicurezza Scmt, rappresenta "un serio problema per la viabilità, tanto che alla riunione pubblica al Metropolis di Bibbiano, il 5 ottobre 2023, il Direttore di Fer aveva parlato di un’ipotesi progettuale da 25 milioni per un sovrappasso ferroviario. Riteniamo che entrambe le soluzioni rappresentino un enorme e sproporzionato impiego di risorse che non trova alcuna giustificazione tecnico/economica. Inoltre, come già sperimentato in casi simili (si veda il ponte di Bibbiano) queste opere non vanno minimamente a incidere sull’efficacia del servizio ferroviario in termini di frequenza e tempi di percorrenza, che sono determinati da altri parametri".

Dunque no all’interramento della ferrovia e no a far scorrere la provinciale Reggio-Montecchio su un sovrappasso: "L’unica vera soluzione, che darebbe vantaggi sia agli utenti del trasporto pubblico che a quelli della strada, sarebbe riclassificare la linea come tranvia, riutilizzando integralmente binari ed elettrificazione, con grande risparmio di denari pubblici".

"Le norme tranviarie – fa notare il Comitato – sono molto più ‘leggere’ di quelle ferroviarie, tali da consentire di avere passaggi a livello con tempi di chiusura molto brevi, paragonabili a quelli di un incrocio semaforizzato stradale. E questo non solo a Barco, ma per tutti i passaggi a livello della linea, con evidenti vantaggi sul territorio".

Nella foto: Paolo Monti (Comitato per la Mobilità Sostenibile)