
Disegno di Vergnani, Ferlisi, Mori, Sairouj e Manfrinati, classe I E
A scuola con la professoressa di scienze abbiamo parlato dei batteri nel cibo e guardato un documentario molto interessante. Abbiamo scoperto che le industrie utilizzano i batteri per modificare il cibo e questo processo è chiamato fermentazione. Per esempio, come fa il latte a diventare yogurt? I batteri lattici prendono energia dal lattosio e in cambio trasformano il latte. Un altro esempio sono i salumi, nei quali, durante la fermentazione, intervengono tre tipi diversi di batteri: per primi i batteri lattici, per secondi gli stafilococchi e poi muffe varie. Non tutti i batteri che troviamo nel cibo però sono ‘buoni’. Alcuni infatti sono patogeni e quindi se ingeriti, possono provocare danni alla salute. Un esempio è il botulino, un batterio che si trova nelle conserve fatte in casa se non adeguatamente preparate. È molto dannoso per il nostro organismo. Questo ci fa capire quanto sia pericoloso conservare in modo scorretto i cibi, e che anche nei supermercati bisogna fare attenzione a non comprare alimenti scaduti o ammuffiti. Anche i virus hanno un ruolo nell’industria alimentare. Un esempio sono i crauti, dove per primi intervengono i batteri lattici e poi i batteriofagi, i virus. I batteriofagi si nutrono di batteri. Inoltre, pure le muffe vengono utilizzate in diversi ambiti e non solo nella fermentazione degli alimenti. Alcune sono utili nel campo della medicina. Il primo a scoprirlo fu Alexander Fleming, un microbiologo che proprio per questa intuizione nel 1945 vinse il premio Nobel per la medicina. Aveva scoperto una muffa chiamata ’Penicillium Chrysogenum’, con la quale creò il primo antibiotico della storia. Per noi è stato molto importante approfondire questo argomento, perché ci tornerà molto utile nella nostra vita quotidiana. Conservare correttamente il cibo, saperlo manipolare e gestire è determinante per la salute di tutta la famiglia. La gestione corretta degli alimenti è indispensabile per evitare le malattie a trasmissione alimentare. Bisogna leggere sempre le etichette con attenzione, lavarsi ogni volta le mani, separare gli alimenti crudi da quelli cotti, cuocere bene gli alimenti e mantenerli alla giusta temperatura, oltre a fare attenzione alle scadenze. È importante trattare questi argomenti già dalla scuola secondaria di primo grado perché ce li porteremo con noi per tutta la vita. La professoressa di scienze ci ha quindi messo in guardia sui pericoli dei batteri e delle muffe quando si trovano nei cibi e per questo la ringraziamo. Martina Vergnani, Alicia Ferlisi, Costanza Mori, Sabrin Sairouj e Anna Manfrinati, Classe I E